Tutto è nato da un'offerta allettante per la fornitura di energia elettrica. Ma l'azienda erogatrice del servizio avrebbe agito sotto falso nome per far sottoscrivere un nuovo contratto al cliente. È una procedura piuttosto collaudata, che non manca di mietere vittime. Questa volta è accaduto a Giulio Letich, pensionato di Mestre, che aveva accettato telefonicamente le nuove condizioni contrattuali propostegli, ignorando la vera "identità" dell'azienda.

"Sono stato truffato nel vero senso della parola - ha spiegato Letich - Questo comportamento è a dir poco vergognoso. Quando mi hanno chiamato si sono presentati come Eni e la cosa non mi ha stupito, dato che poco tempo prima avevo proprio chiesto il passaggio da Enel ad Eni. Mi sono insospettito - ha continuato - quando mi hanno domandato i dati per l'addebito bancario, perché li avevo già dati a suo tempo all'operatore Eni, nel momento in cui avevo deciso di lasciare Enel. Hanno fatto finta di niente, poi mi hanno comunicato che mi avrebbe chiamato una loro collega per sapere altri dati. A quel punto ho chiesto direttamente: "ma voi siete Eni?". Solo allora mi hanno detto di essere di essere un'altra azienda fornitrice. Mi sono infuriato - ha concluso - ho gridato che era una truffa e che volevo recedere subito. Mi hanno risposto che non era possibile, che ormai l'operazione era stata conclusa".

Ora il pensionato ha deciso di rivolgersi ad Adico, per recedere dal contratto e per contestare all'azienda il comportamento scorretto. L'ufficio legale interverrà intimando il recesso immediato. "Purtroppo situazioni di questo genere - ha commentato Carlo Garofolini, presidente di Adico - ce ne capitano a decine. In questo caso ci troviamo di fronte a una azienda che, vedendo anche le tante segnalazioni su internet, mette in atto spesso tali comportamenti. Noi in generale contestiamo la modalità dei contratti telefonici, perché sta creando molti problemi soprattutto alla persone più anziane, ma non solo".