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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Michele al Tagliamento

Truffa del resto ai danni di un fruttivendolo, delinquente tenta la fuga: finisce in manette

L'uomo, un 39enne di nazionalità romena, ha messo in atto le sue tecniche truffaldine con un commerciante di Bibione. Il tutto sotto gli occhi della polizia municipale in borghese

La truffa si è consumata proprio davanti ad una pattuglia in borghese della polizia locale. Finisce in manette V.C.D., 39enne di nazionalità romena, bloccato dagli agenti di San Michele dopo un tentativo di fuga verso Lignano. L'uomo si era reso responsabile poco prima della cosiddetta "truffa del resto" ai danni di un fruttivendolo di Bibione.

SPECIALISTA NELLA "TRUFFA DEL RESTO"

"Le manette ai polsi del rumeno - ha spiegato il comandante della polizia locale del distretto Veneto Est, Andrea Gallo - sono scattate l’altro giorno quando è stata intercettata da una pattuglia in borghese una Golf che veniva da tempo ricercata dalle forze di polizia di Veneto e Friuli in quanto gli occupanti erano stati segnalati come persone dedite alla truffa del resto". La tecnica è quella acquistare prodotti anche di basso costo, mostrare una banconota al commerciante per pagare la merce cercando però di confonderlo sul resto, senza consegnare poi la banconota per il pagamento. Così il resto diventa il bottino che, fatto in modo seriale, può fruttare centinaia di euro al giorno.

LA TRUFFA AD UN FRUTTIVENDOLO

La pattuglia ha quindi seguito la macchina con due persone a bordo: uno dei due occupanti è sceso a Bibione per acquistare della frutta senza sapere che dietro di lui c’era un agente in borghese, sceso dall’auto civetta per seguire in diretta quello che stava per accadere. E la truffa si è consumata puntualmente con il commerciante raggirato e confuso dalle manovre del romeno e con il resto di circa 20 euro messo in tasca in modo truffaldino.

IL TENTATIVO DI FUGA

Una volta allontanatisi dal negozio, i due romeni sono stati seguiti in auto ma, resisi conto che forse erano stati intercettati, hanno cercato di fuggire a forte velocità verso Lignano senza riuscirvi, con un inseguimento durato qualche minuto. Grazie alla querela sporta dal commerciante, il truffatore è stato arrestato e condotto in carcere a Pordenone. "L’arresto operato dal comando di polizia locale - ha evidenziato il dirigente Gallo - ha permesso di stoppare una serie di truffe che volutamente si limitano a qualche decine di euro, con la speranza per i malviventi di restare impuniti perché spesso chi viene raggirato preferisce non denunciare nessuno".

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