Sulla carta d'identità nome "pulito", comandante riconosce il truffatore

Era ben conosciuto dai carabinieri per le sue passate malefatte. Ma ora è finito in manette. I carabinieri della stazione di Mirano, nella tarda serata di mercoledì, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato un pluripregiudicato 66enne, residente  a Treviso, che alla richiesta di documenti ha fornito una carta d'identità falsa. Al tatto e alla vista la tessera appariva quantomeno sospetta per il trevigiano, che in passato si era macchiato di alcune tentate truffe nell'ambito della compravendita di auto e di ricettazione.

I militari di pattuglia hanno deciso di fermare e controllare due uomini che si aggiravano in modo sospetto per il centro di Zianigo, e che apparivano, a una prima impressione, particolarmente allarmati dalla presenza degli agenti. Effettivamente, al momento del controllo dei documenti, qualcosa non quadrava. Una delle carte d’identità presentava dei dettagli, seppur minimi, che indicavano una probabile contraffazione del documento, che ha quindi indotto le forze dell'ordine ad approfondire maggiormente gli accertamenti in caserma, nonostante le generalità fornite fossero, ovviamente, “pulite” al controllo in banca dati.

È stato così possibile accertare, anche grazie all’esperienza del comandante di stazione, maresciallo Leonardo Mirto, la reale identità dell’individuo: infatti, non appena varcata la soglia della caserma, il comandante l'ha subito smascherato: l'aveva già arrestato nel 2012. Il documento era falsificato proprio per sfuggire ai controlli, visto che il pluripregiudicato era anche colpito dal provvedimento di divieto di ritorno nel territorio di Mirano. Inevitabili quindi per lui le manette. Il gip al termine della convalida ha disposto l'obbligo di firma in questura nel capoluogo della Marca, dove risiede.