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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Venezia, spese pazze in gioielleria Truffatore "pieno" di carte clonate

Un 30enne malese è finito in manette sabato pomeriggio mentre già adocchiava altri negozi per lo shopping. Caso simile nel gennaio scorso

Aveva deciso di darsi a spese pazze a Venezia. Ma non si trattava di un danaroso turista in cerca di souvenir o di merce di qualità, bensì di qualcuno che quei turisti li stava spennando per bene. Sabato pomeriggio è finito in manette un trentenne malese che aveva con sé oltre 25 carte di credito, alcune di esse clonate (se non tutte, ma solo al termine degli accertamenti bancari da parte degli investigatori della squadra mobile sarà possibile stabilirlo). Un piccolo tesoro che il giovane aveva intenzione di utilizzare in una gioielleria del centro storico, dopo aver già effettuato degli acquisti tecnologici, soprattutto nell'ambito della telefonia. Dopo aver deciso quali preziosi acquistare, verso le 15 di sabato, arriva il momento della fatale "strisciata".

Il 30enne tira fuori dal portafoglio una carta di credito e, senza far trasparire alcun segnale di preoccupazione, tenta di pagare. Ma l'operazione non va a termine, visto che già il titolare legittimo dei codici della tessera magnetica con ogni probabilità aveva fatto in tempo a bloccare tutto con il proprio istituto bancario. Dunque niente soldi, niente gioielli. Al cliente-truffatore non è rimasto altro che fare dietrofront e uscire dal negozio.

A quel punto il commerciante ha segnalato l'anomalia alla polizia: c'era un turista malese che girava per la città con carte di credito fasulle. Sulle spalle uno zainetto riconoscibile. Gli investigatori della squadra mobile lo hanno individuato poco distante, mentre già stava adocchiando altra merce in esposizione tra le vetrine. Era solo questione di tempo e il visitatore avrebbe messo a segno altri acquisti con altre carte di credito, visto che con sé ne aveva oltre venticinque. Per lui, invece, seguito e bloccato dagli agenti in borghese, la gita veneziana si è conclusa con le manette. Ancora qualche ora e il 30enne sarebbe sparito nel nulla: aveva già pagato in anticipo l'albergo e acquistato un biglietto aereo che l'indomani gli avrebbe permesso di tornare in patria.

Fino a questo momento sono state individuati quattro titolari, tutti statunitensi, dei codici clonati. Ma di sicuro al termine degli accertamenti saranno molti di più. Un dettaglio su cui la polizia sta lavorando è che nel gennaio scorso già un altro connazionale del 30enne malese venne colto in fallo mentre utilizzava carte di credito clonate. O meglio, tentò di utilizzare dei codici copiati ma la transazione non andò a buon fine. Dopodiché, sulla base della segnalazione della questura lagunare, il truffatore venne arrestato in Germania dalle autorità tedesche.

LA DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE ANGELA LAURETTA

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