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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il finto incidente, la fuga di gas, l'amico di famiglia: tornano a crescere le truffe agli anziani

Nel 2022 le denunce in provincia sono state 462. I carabinieri sono impegnati in una serie di incontri per fare prevenzione

«Buongiorno signora, sono l’avvocato Tizio e chiamo dalla stazione carabinieri: mi trovo con sua figlia che è stata trovata senza assicurazione dell’auto». È con una telefonata del genere che può iniziare una truffa nei confronti di indifesi cittadini, perlopiù anziani. Colti di sorpresa, vengono raggirati da delinquenti "professionisti", abili manipolatori che conoscono bene le dinamiche familiari e, simulando situazioni apparentemente reali, riescono a creare nelle vittime uno stato di ansia e preoccupazione. Alla telefonata segue la visita in casa degli emissari, solitamente eleganti e garbati, i quali, parlando per conto di inesistenti avvocati, riescono a farsi consegnare somme di denaro o preziosi.

Casi in aumento

Dopo il confinamento pandemico, i truffatori - talvolta organizzati in strutturate batterie - hanno ripreso a mietere vittime. In provincia di Venezia il 2022 ha fatto registrare un aumento dell’8% delle denunce rispetto all’anno precedente: 462 contro 424. E anche nei primi due mesi dell’anno 2023 la scia di truffe prosegue, tanto nel Veneziano quanto su scala nazionale. 

Incontri con la popolazione

Proprio per questo motivo, il comando provinciale dei carabinieri di Venezia ha avviato una serie di iniziative per cercare di prevenire e contenere il fenomeno. «Siamo impegnati in tutti i comuni della città metropolitana - precisa il generale Nicola Conforti, comandante provinciale dell’Arma - per arginare questo odioso reato, cercando di sensibilizzare le potenziali vittime. Portiamo esempi concreti, nella speranza che possano servire da monito». Tramite la rete delle stazioni locali sono stati coinvolti gli enti e le organizzazioni più a contatto con la popolazione anziana: i patronati, i circoli, le parrocchie. Nel territorio veneziano, negli ultimi mesi, i comandanti hanno anche effettuato 33 incontri con il pubblico, illustrando le varie tecniche impiegate dai truffatori e offrendo consigli utili per difendersi. Altri incontri di questo tipo sono in programma nei prossimi mesi.

Le tecniche

Le modalità utilizzate dai truffatori, oltre a quella del “finto carabiniere” sono molteplici: il finto impiegato del gas, dell’acqua o dell’energia elettrica, la cosiddetta tecnica dell’abbraccio, e molte altre ancora. Non è inusuale che i criminali, che si presentano come impiegati delle aziende di gestione del servizio idrico e del gas, una volta entrati nell'abitazione convincano le vittime a consegnare i propri gioielli e il denaro, ad esempio prospettando un imminente pericolo di esplosione per una fuga di gas. Inoltre, molti anziani sono stati avvicinati da sconosciuti che, fingendosi conoscenti o con la scusa di chiedere informazioni, hanno approfittato della disponibilità delle vittime per abbracciarle e sfilargli collane, orologi o il portafoglio. E ancora: falsi operatori del fisco che, con il pretesto di un rimborso sulla dichiarazione dei redditi, chiedono di vedere i gioielli conservati in casa; falsi corrieri che pretendono dei soldi per consegnare un pacco; falsi dipendenti delle poste che, con una scusa, chiedono di controllare la pensione appena prelevata.

Di norma i truffatori agiscono in coppia, cercando di entrare nell’appartamento con un pretesto. Uno dei due parla con insistenza, mentre l’altro, inosservato, perlustra le stanze. Usano modi e toni gentili e affabili, ma decisi. In casi sospetti è molto importante chiamare subito il 112, non omettendo gli elementi utili: nome e cognome del richiedente, luogo del fatto e utenza telefonica, un breve resoconto.

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