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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Salita Fontego, 1762

Il tuffo in Canal Grande si conclude con la prima maxi multa: turista finisce "nella rete"

Sabato mattina un giovane australiano è stato sanzionato con 450 euro dopo essersi gettato in acqua all'altezza di San Marcuola. Il b&b dove alloggia non l'aveva informato di nulla. Nelle ore precedenti sorpresi dalla polizia anche due tedeschi a San Marco

Stavolta il tuffo si è concluso non con un video sui social, bensì con la prima maxi multa da 450 euro. Una bravata che si è conclusa nel peggiore dei modi per un turista australiano di 22 anni che ha iniziato a nuotare in acqua all'altezza di San Marcuola, vicino alla sede lagunare del Casinò di Venezia. Grazie alla segnalazione di un tassista sul posto sono intervenuti sia gli agenti della polizia locale, sia quelli della polizia di Stato. Con loro anche l'assessore alla Viabilità, Renato Boraso, che insieme ai vigili aveva effettuato un sopralluogo in alcuni punti cruciali per quanto riguarda il traffico acqueo, con tanto di telelaser.

Tuffatore colto "in flagrante" a Venezia (foto Renato Boraso)

"NON CONOSCEVA I PERICOLI"

"Siamo intervenuti subito grazie all'allerta lanciata dal tassista - dichiara il membro della giunta Brugnaro - era preoccupatissimo perché se qualche imbarcazione avesse colpito il turista con l'elica sarebbero stati guai". Ciò che lascia perplessi è il fatto che il giovane non avesse minimamente idea del rischio che stava correndo: "Ci ho parlato e ha spiegato che non sapeva nulla, poi quando ha saputo che avrebbe dovuto pagare 450 euro si è rabbuiato - continua l'assessore - erano in due. Uno è rimasto sulla fondamenta". Chissà, forse l'intenzione era proprio di immortalare l'amico durante la sua "impresa".

"IL B&B AVREBBE POTUTO INFORMARLO"

"Ho contattato il bed and breakfast in cui alloggiano e ho chiesto come mai non fosse stato spiegato nulla ai loro ospiti - conclude Boraso - Dobbiamo rispettare Venezia e se vogliamo che anche gli altri lo facciano è importante che siano informati". Naturalmente ciò serve nel momento in cui non si ragiona usando il buon senso: "Ora dovrà pagare 450 euro, chi è causa del suo mal pianga se stesso", conclude l'assessore.

PRIMA BAGNO DI DUE TURISTI A SAN MARCO

In precedenza, verso le 2.30 della notte tra venerdì e sabato, due giovani turisti tedeschi sono stati avvistati “in flagranza”, nel sestiere di San Marco, uno in mutande mentre usciva dall’acqua, l’altro, anch’egli in mutande, ancora asciutto, in procinto di tuffarsi. L’equipaggio di polizia che pattugliava la zona li ha interrogati in merito: candidamente il giovane già “rinfrescatosi” ha riferito di aver fatto una nuotata mentre il secondo ha asserito di volersi tuffare, entrambi ignari – a loro dire – del divieto. In accordo con la polizia locale, i due sono stati portati negli uffici del Corpo per le relative contestazioni.

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