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Presi i turisti-tuffatori del ponte di Calatrava, Brugnaro: "Ora punizione esemplare"

Video di Patty Andrea Senno

"E allora più su, più su, più su", recita una celebre canzone popolare italiana. Non c'è proprio limite al peggio. All’alba, in costume, un gruppo di ragazzi belgi, si è voluta cimentare in quella che è diventata, di fatto, la moda del momento: il tuffo dai ponti di Venezia, direttamente in canale. Troppi gli esempi di nuotate fuori contesto, in una città che chiede di essere concepita come tale e non come un parco divertimenti.

Tant'è. Questa volta l’altezza è aumentata in modo sensibile (anche se non mancano i casi di tuffi, purtroppo anche dall'esito tragico dal ponte di Rialto): i giovani si sono tuffati a ripetizione, l’uno dopo l’altro, dal Ponte di Calatrava. All'alba. Un tuffo dagli oltre 7 metri di altezza della struttura. La "performance", secondo chi ha segnalato l'ennesimo episodio di degrado a Venezia, risalirebbe alle 6 di domenica mattina (video di Patty Andrea Senno).

Attorno all'ora di pranzo, però, la resa dei conti: le forze dell'ordine hanno individuato il gruppetto di responsabili. Si tratta di turisti di origine belga. Sono stati subito fermati e identificati: sei cittadini tra i 21 e i 23 anni, tutti originari della stessa cittadina fiamminga.

L’intervento, avvenuto verso le 6.15, è stato compiuto congiuntamente da una pattuglia della polizia di Stato e della polizia locale. In particolare la pattuglia della Locale era composta da tre agenti, aderenti ai progetti specifici di “potenziamento servizi presidio del territorio nelle domeniche e nelle ore notturne”, che stava operando dalle 24 alle 7 di mattina, garantendo così una presenza sul territorio della polizia locale. in una logica H24. Otre all’immediata contestazione, si stanno valutando ulteriori profili legati alla sicurezza delle norme sulla navigazione, nonché a quanto previsto dal codice penale, oltre all’applicazione del “daspo urbano” previsto dal recente decreto Minniti.

L'amministrazione invierà una nota dell'accaduto anche all'Ambasciata del Belgio in Italia, affinché si faccia tramite presso le autorità locali, di un'adeguata campagna informativa e di sensibilizzazione dei futuri visitatori della città. “Voglio ringraziare pubblicamente gli agenti che si sono prontamente recati sul luogo dopo la segnalazione al 113 – commenta il comandante della polizia locale, Marco Agostini – dimostrando la capacità di pronto intervento. Colgo l’occasione per sottolineare come i progetti specifici, introdotti da alcune settimane, stiano dando buoni risultati. Ora l’obiettivo è ridurre il rischio di emulazione. I giovani che vengono a Venezia devono sapere che possono divertirsi, ma nel rispetto della città e delle sue regole. Inutile sporcarsi la fedina penale per una sciocca bravata".

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Luigi Brugnaro, che su Twitter scrive: "Presi!!! Grazie polizia di Stato e polizia locale. Aspettiamo tutti i dati di questi "eroi" per una punizione la più esemplare possibile! Sarà tutto pubblico!". Infine l'ennesima richiesta d'ascolto a Palazzo Chigi: "Mi appello al presidente del Consiglio Gentiloni affinché approvi la nostra proposta per i poteri penali al giudice di pace: li teniamo noi in cella una notte".

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