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Cronaca Jesolo

Turismo, dati non positivi per la stagione. Disdette negli ultimi giorni

Maschio (Aja): «Mai come in questo periodo regna l’incertezza. Vanno dati agli ospiti messaggi rassicuranti»

«I dati oggi non sono positivi. Abbiamo già dimostrato di poterli sovvertire, ma servono risposte e tempi certi». Così Alberto Maschio, presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori e coordinatore di Federalberghi Spiagge Venete, durante l’incontro che si è svolto oggi per fare il punto delle prenotazioni per l’estate, con i dati forniti dal sistema di rilevazione HBenchmark. Dati che sono l'espressione dell'incertezza che contraddistingue questo periodo.

Occupazione al 16% negli hotel della costa veneta

Ad oggi il sistema di rilevazione H-Benchmark rileva una media, da metà maggio fino a metà settembre, di occupazione alberghiera del 16.2% sulla costa veneta. Nel ponte del 2 giugno un picco del 26%. Per quanto riguarda le categorie, la media del 15% per i 3 stelle e del 17,4% per i 4 stelle. Occupazione acquisita per trattamenti: 39,3% per il bed & breakfast, 43,1% per la mezza pensione, 17,1% pensione completa e 0,6% per la sola camera. Le nazionalità: 27,6% Germania, 24,9% Italia, 19,3% Austria, 3,1% Svizzera.

Disdette negli ultimi giorni

Negli ultimi 6 giorni c’è stato un calo, con diverse disdette: significa che l’incertezza del momento fa sì che non ci sia questa sicurezza che si poteva intravedere a inizio aprile. Per quanto riguarda il fine settimana del primo maggio, il primo in zona gialla, si registra un tasso di occupazione pari al 10%, con la quasi totale assenza del mercato estero. Lo scorso anno però il 64% delle prenotazioni era arrivato dopo il 15 luglio. «Questo significa – aggiunge Maschio – che mai come in questo periodo regna l’incertezza. Ma se venisse annunciato l’annullamento del coprifuoco, se ci venissero date certezze da comunicare, siamo convinti che il mercato reagirebbe prontamente. Vanno dati agli ospiti messaggi rassicuranti. Cosa preoccupa? Non può esistere il concetto di vacanza unito a quello di coprifuoco. Mi auguro che venga presto messo in discussione, dicendo che almeno da metà maggio (se non prima) sparirà. Poi sarà fondamentali gli spostamenti dei flussi internazionali».

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