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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Portogruaro

Ubriaco aggredisce la compagna, ferita la figlia di appena tre anni

L'uomo era stato allontanato dalla casa a settembre e aveva iniziato la riabilitazione per smettere di bere. Martedì ha ceduto di nuovo alla bottiglia

Alcol e maltrattamenti, un binomio conosciuto fin troppo bene dai giudici e dalle forze dell'ordine, ne sanno qualcosa le autorità di Portogruaro, che martedì hanno dovuto richiamare all'ordine un padre 40enne, già bersaglio di un ordine di allontanamento, che nella notte aveva fatto esplodere un litigio con la compagna, finendo persino per colpire la figlia di soli tre anni.

I PRECEDENTI – La coppia, come accennato, ha un passato burrascoso e non è nuova alle panche dei tribunali: durante lo scorso settembre, infatti, la donna, una 37enne del posto, era piombata nel commissariato locale chiedendo ai poliziotti di aiutarla a liberarsi del compagno. La signora, che conviveva con lui e con i loro due figli di 12 e 3 anni, ha spiegato agli agenti che l'uomo era solito bere molto e poi, in preda ai fumi dell'alcol, accanirsi contro la sua famiglia, comportandosi in maniera minacciosa e preoccupante. Scattarono gli accertamenti di rito, al termine dei quali il giudice decise per l'allontanamento del padre dalla casa.

STRADA IN SALITA – L'uomo, spronato dall'affetto che prova per i suoi cari, aveva comunque accettato di buon grado la condanna e aveva deciso di intraprendere un percorso di riabilitazione per poter tornare ad abbracciare la compagna e i figli. A distanza di qualche tempo il 40enne era quindi apparso sobrio, lucido e finalmente avviato verso una vita “pulita”, tanto che la madre dei suoi figli gli aveva chiesto di tornare in casa. Il caso torna quindi all'attenzione del giudice, che concede un permesso provvisorio all'uomo, vincolato sempre al suo percorso di disintossicazione: se anche il consultorio familiare avesse dato il via libera tutto si sarebbe potuto archiviare a breve.

LA RICADUTA – Per due mesi e mezzo tutto sembrava andare bene, poi, negli ultimi giorni, ecco ripresentarsi sull'uscio il demone della bottiglia: l'uomo precipita in una violenta crisi di astinenza, cede al bicchiere e, ubriaco fradicio, martedì sera si è presentato a casa della compagna, facendo ripartire la macchina degli insulti e delle minacce. La donna chiama i carabinieri, che mettono subito in guardia il 40enne: se insiste con quel comportamento le sue speranze di rivedere i bambini sfumeranno per sempre. L'uomo sembra capire e si allontana, salvo ripresentarsi sulla porta a distanza di un paio d'ore, più ubriaco ed aggressivo di prima.

LA LITE – L'uomo ha battuto sulla porta e strillato tanto che, dopo un tira e molla durato qualche minuto, la donna si è vista costretta a lasciarlo entrare. Una volta in casa il 40enne ha messo in scena una sfuriata di gelosia in piena regola, chiedendo alla compagna con chi fosse stata, dove fosse andata e finendo per svegliare la bimba di soli 3 anni. La madre subito l'ha presa in braccio, ma quando l'uomo ha iniziato a spingere la 37enne una manata ha colpito la bambina al volto. È scattata subito la chiamata ai carabinieri, che hanno portato via l'uomo mentre la piccola era ancora in lacrime. Ora gli uomini dell'Arma riferiranno al giudice e scatterà una denuncia d'ufficio per atti persecutori che potrebbe anche far sfumare la patria potestà. La piccola è stata portata in Pediatria dalla madre mercoledì mattina. Conseguenze lievi per lei.

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