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Cronaca Spinea

Quella felicità ritrovata, il nuovo amore e la rabbia dell'ex

Vera Myrtaj e il giovane Flonino Merkuri, il nuovo compagno della donna, accoltellati a morte dall'ex marito Viron Karabollaj a Spinea domenica. Lei si era rifatta una vita, lui covava rabbia e risentimento

Ha approfittato del fatto che fossero assieme, in quella che fino a qualche anno fa era stata anche casa sua, poi li ha aggrediti e uccisi a coltellate. Così Viron Karabollaj di 41 anni ha messo fine alla vita dell'ex moglie Mynevere Karabollaj, 37 anni, Vera Myrtaj Lela il nome da non sposata, e del giovane Flonino Merkuri, 24 anni, il suo nuovo compagno. Entrambi albanesi, come l'ex marito, vivevano ormai assieme in via Leopardi a Spinea dalla scorsa estate. Il matrimonio, difficile e violento con Karabollaj, era finito con la separazione nel 2019 e poi Vera Myrtaj, mamma di due ragazzine di 14 e 13 anni, aveva un po' alla volta iniziato una nuova vita. Un anno e mezzo l'inizio della nuova relazione che aveva restituito a Vera il sorriso, raccontano gli amici e le amiche della donna. 

Domenica pomeriggio Viron Karabollaj si è presentato, come faceva di solito, nella casa di via Leopardi a Spinea per andare a prendere la figlia minore e portarla con sé, per trascorrere del tempo assieme, poi si è allontanato, e in serata invece di riaccompagnare la figlia dalla madre è tornato da solo, si è armato di coltello e ha aggredito Flonino e Vera fino a ucciderli, in due stanze diverse, finendo prima uno e poi l'altro. La figlia più grande quando è rientrata a casa, preoccupata per aver chiamato a vuoto il cellulare della madre, che poche ore prima le aveva risposto, aprendo l'ingresso al piano terra della villetta ha trovato a terra nel sangue il nuovo compagno di Vera, Flonino, ed è uscita di corsa in strada chiedendo aiuto e suonando ai vicini che hanno avvisato i carabinieri.

Mentre la figlia piccola era stata portata dal padre da qualche parente, e lì era rimasta quando il padre si è allontanato per la seconda volta, la più grande entrando in casa aveva scoperto la tragedia, ma non aveva visto la madre anche lei colpita e ammazzata al piano superiore dell'abitazione. Infatti, in un primo momento si era pensato che la donna fosse stata portata via dal marito. Più tardi invece è arrivata conferma del duplice omicidio. «Solare, finalmente felice, una brava persona, una donna attaccata alle sue figlie e che per loro avrebbe fatto qualsiasi cosa», le amiche e gli amici ricordano Vera. La donna era arrivata in Italia più di 10 anni fa dalla Grecia, aiutata dai parenti che abitano a Spinea e nel Veneziano da molti anni, poi con il ricongiungimento famigliare era arrivato anche l'ex marito Viron Karabollaj. Otto anni fa avevano preso quella casa in via Leopardi a Spinea, l'avevano sistemata e tutto sembrava perfetto mentre invece il legame aveva cominciato a manifestare problemi.

Vera aveva preso anche le botte da Viron, stando alle testimonianze, per questo nel 2019 si erano separati ma lui poteva continuare a vedere le figlie. Così la donna aveva cominciato una nuova esistenza da sola, dandosi da fare per anni come cameriera ai piani negli alberghi a Venezia e poi cominciando a fare l'estetista a casa con un giro di clienti sempre più importante. Poi il nuovo amore e il ritorno della gioia sul suo volto. Una felicità mal sopportata dal marito, allontanato da quella che era stata la sua casa e con il permesso di tornarci solo per le figlie. Una situazione per cui forse covava rabbia e risentimento da tempo e che poi è scoppiata in brutale violenza con il duplice omicidio, e poi il suicidio in un capannone a Chirignago.

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