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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Campagna Lupia

Trafisse il cuore al figlio, ora è a casa. "Assurdo, non c'è giustizia"

Si trova ai domiciliari a casa propria Guerrino Minto, due anni dopo aver freddato il figlio, in attesa della condanna definitiva. Disperata l'ex moglie

Il 26 luglio 2013 uccise il figlio con un grande coltello da cucina, ora, come riporta il Gazzettino, Guerrino Minto è tornato a casa, ai domiciliari, in attesa che i 15 anni di condanna diventino definitivi.

Il 72enne di Campagna Lupia, dopo aver trascorso 11 mesi in carcere, nel 2014 è stato assegnato ad una comunità del Padovano, dove ha potuto dedicarsi alla coltura della terra, il suo mestiere di una vita.

Dopo alcuni mesi di permanenza, tuttavia, all’uomo è stato concesso di tornare nella sua abitazione. Non prima, tuttavia, che si allontanasse la sorella Ornella, costituitasi parte civile al processo. Minto ora vivrebbe con l’anziana madre ed il supporto di una assistente sociale. In quella stessa casa in cui consumò l’efferato gesto ai danni di Alessandro, il figlio 21enne.

Viva la disperazione dell’ex-moglie dell’uomo: “Io sono sola e nessuno mi aiuta - queste le parole della donna alla stampa locale - e lui è nella sua casa. Non avrò pace finché non lo vedrò in carcere. È tutto così assurdo, non c’è giustizia”.

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