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Cronaca Mirano

Taglio cesareo in ritardo: l'Ulss 13 pagherà 1.2 milioni ai genitori

La sentenza della Corte d'Appello ha rovesciato quella del Tribunale di Venezia. Accertate le responsabilità dei medici dell'ospedale di Mirano

Taglio cesareo in ritardo, l’Ulss 13 pagherà 1.2 milioni di euro ai genitori di un bambino nata con un’invalidità permanente dell’85 percento. Lo riporta La Nuova Venezia, spiegando che la Corte d’Appello ha ribaltato la prima sentenza dopo una guerra di perizie. L’azienda ospedaliera di Mirano dovrà pagare esattamente un milione e 246mila euro il risarcimento è dovuto al ritardato intervento per farlo nascere. La responsabilità, dunque, secondo la Corte è dei medici ginecologici dell’ospedale miranese.

Il Tribunale di Venezia aveva dato torto ai genitori, che prontamente avevano fatto causa affidandosi ad un legale, ma la nuova perizie dice ben altro: i gravi danni cerebrali riscontrati sul neonato sarebbero una conseguenza della mancanza di ossigeno quando non era ancora un feto.

Per il perito della Corte i ginecologi avrebbero dovuto procedere con il parto cesareo senza rinviare tale decisione. L’episodio risale addirittura al 1995: l’Ulss 13 è stata condannata a pagare 894 mila euro a cui però si somma un’importantissima fetta di interessi.

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