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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Chioggia

Una tecnica all'avanguardia per trattare i tumori: Robot da Vinci anche per l'Ulss 14

Sarebbero innumerevoli i vantaggi, soprattutto post operatori, per i pazienti trattati con questa nuova tecnica. Il Robot è giù utilizzato da tempo all'Ospedale dell'Angelo di Mestre

Anche l’urologia di Chioggia ora potrà potenziare la sua attività col Robot da Vinci dell’Angelo. E’ trascorso un anno dall’acquisizione di questo Robot operatorio di ultima generazione da parte dell’Ospedale di Mestre con la formula originale, unica in Italia, di un suo utilizzo per tutte le Ulss della provincia di Venezia.

E proprio all’interno di questo scenario c’è anche la Ulss 14 di Chioggia che, col suo servizio ginecologico e urologico, ne sta facendo utilizzo per dei casi selezionati. In particolare, l’urologia ha implementato negli ultimi mesi la sua attività chirurgica, passando da interventi di prostatectomia radicale per neoplasia della prostata a quelli per tumore renale.

“Proprio di recente – ha evidenziato il primario di urologia Giuseppe Tuccitto – abbiamo asportato un tumore renale ad una signora di Chioggia che in questi giorni ha fatto rientro a casa coi suoi famigliari. L’intervento eseguito col Robot da Vinci, infatti, comporta innumerevoli vantaggi per il paziente come la riduzione del trauma chirurgico e della degenza e il rapido recupero delle attività quotidiane”. Il Robot da Vinci costituisce quindi la frontiera più recente della robotica applicata alla chirurgia e della tecnica detta “videolaparoscopia”.

In questa tecnica, grazie ai bracci operanti, alle cui sottilissime estremità sono montati strumenti per tagliare, cauterizzare, suturare, il “robot” costituisce in pratica una potente e precisissima estensione del chirurgo, che lo controlla da remoto e lo manovra attraverso una console dedicata. Una microcamera su un endoscopio restituisce al chirurgo immagini ad altissima definizione degli organi interni del paziente. L’operatore si trova quindi ad operare grazie alle minuscole “mani” del robot, controllando il loro operato su uno schermo e guidandole, con l’uso di joystik e di pedali, a compiere movimenti controllati al millimetro impossibili per delle mani vere".

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