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Cronaca

Ulss 3, all'asta 149 immobili per un valore di 50 milioni: "Tagli continui, bisogna fare cassa"

L'Azienda ha chiesto il via libera alla Regione, per rimpinguare le casse e garantire all'utenza i servizi sanitari di sempre. Il Pd chiede un diritto di prelazione ai cittadini

Necessità di fare cassa. Come riportano i quotidiani locali, di questi tempi l'Ulss 3 si è trasformata in un'agenzia immobiliare: scherzi a parte, l'azienda ha chiesto formalmente alla Regione di poter vendere all'asta 149 immobili veneziani, per risanare i conti e garantire i propri servizi all'utenza a fronte dei continui tagli alla sanità.

Nella fattispecie, ad attendere il via libera della giunta regionale sono 87 edifici, per un valore di mercato complessivo che si aggira sui 35 milioni di euro, che si aggiungono al secondo lotto di 62 immobili già sul mercato, il cui valore è stimato in circa 12 milioni. Dalle vendite, quindi, l'Ulss 3 riuscirebbe a ricavare circa 47 milioni di euro, un tesoretto cospicuo, indispensabile per far andare avanti la macchina della sanità pubblica in laguna e in terraferma.

Vendere sì, ma con cognizione. Il Pd di Cannaregio, infatti, ha chiesto al primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro di aprire un dialogo con l'azienda diretta da Luigi Dal Ben e con la Regione che la controlla, affinché una parte degli edifici messi all'asta possano finire ai residenti del Comune, e non solo ed esclusivamente al mercato degli alloggi turistici. La necessità di fare cassa dell'Ulss 3, quindi, dovrebbe andare incontro anche alla tutela della residenzialità.

Quello che si chiede è che i cittadini possano avere la prima parola, il diritto di acquistare gli alloggi a dei prezzi più favorevoli, nel caso in cui chi investe il proprio denaro abbia l'intenzione di prendere o mantenere la residenza a Venezia.

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