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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Portogruaro

Tumore vascolare? No, un fungo sconosciuto in Italia ma molto diffuso nel sudest asiatico

La scoperta del primario di Otorinolaringoiatria di Portogruaro. Una paziente bengalese di era presentata con un'ostruzione respiratoria. Operata, poi la diagnosi inattesa

"Credo proprio che dovremo rispolverare i vecchi tomi di malattie tropicali". Sono le parole del primario di Otorinolaringoiatria di Portogruaro, Alessandro Abramo, dopo aver eseguito un intervento chirurgico che ha portato alla luce una forma di parassitosi fungina praticamente sconosciuta in Europa ma frequente nel sudest asiatico. Nella sostanza una neoformazione sviluppatasi in modo impressionante tra la fossa nasale e la faringe di una donna originaria del Bangladesh.

Il trasferimento all'Angelo

Il caso raro è avvenuto in questi giorni all’ospedale di Portogruaro dove la donna si è presentata afflitta dalla grave ostruzione respiratoria, sanguinamento nasale e difficoltà di deglutizione. Una visita endoscopica ha rilevato un’enorme neoformazione sanguinante che riempiva completamente la fossa nasale e scendeva dietro il palato arrivando quasi alla laringe. Effettuati gli accertamenti con Tac e risonanza magnetica, il dottor Abramo ed il proprio staff hanno rilevato che la rimozione della malformazione sarebbe stata pericolosa a causa del grosso rischio di sanguinamento. Per evitare questa eventualità la donna è stata quindi trasferita nella Neuroradiologia all’Ospedale dell’Angelo dove, tramite un micro catetere, sono stati “chiusi” i vasi sanguigni che alimentavano la neoformazione.

"Si tratta di un fungo"

Al rientro all’ospedale di Portogruaro Abramo, coadiuvato dal dottor Andrea Zani, con un approccio endoscopico nasale (quindi senza produrre cicatrici deturpanti la faccia) ha asportato la neoformazione fino a spingerla nella faringe estraendola infine, per intero, dalla bocca. Il tutto alla presenza anche del primario della Chirurgia Vascolare, Antonio Zanon, pronto a intervenire in caso di emorragia. Ma grande è stata la sorpresa quando dall’Anatomia Patologica è stata emessa la difficile diagnosi: non si trattava come supposto all’inizio di un tumore di origine vascolare o di una malformazione, bensì di una rinosporidiosi. "In pratica una forma di parassitosi fungina o banalmente un fungo - spiega il dottor Abramo - pressoché sconosciuta da noi ma frequente nel sudest asiatico. Non è contagiosa ma grave se non rimossa totalmente. Abbiamo eseguito un intervento molto particolare, ma eravamo sereni sul fatto del buon esito perché si è lavorato in sicurezza, con attrezzature e le competenze che lo consentono". La paziente è stata dimessa ed ora è casa, sta bene, continuerà nel tempo ad essere seguita dall’orl di Portogruaro.

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