rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca San Donà di Piave

Veneto Orientale, sindaco Cereser: "Bene la sanità ma il territorio ha bisogno di più servizi"

Soddisfatto il primo cittadino di San Donà per i 9 milioni di euro ricevuti dal ministero, ma "occorre potenziare i distretti presenti, anziché ragionare sull'ospedale unico"

Il ministero della Sanità ha premiato l'Ulss del Veneto Orientale: a livello locale il distretto nel 2017 può contare su 9 milioni di euro in più rispetto al Soddisfatto il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, per il risultato conseguito. Ma per il primo cittadino non basta. "Quello che serve cambiare - spiega Cereser - è il modo di erogare i servizi alla salute, sul territorio - Infatti, continua -. Anni di dibattiti sull’ospedale unico della Venezia Orientale non hanno portato ad alcun tipo di soluzione realmente efficiente e capace di garantire, a tutti i cittadini, il diritto universale ad una buona sanità, vicina e accessibile. Fortunatamente i conteggi per la destinazione della nostra quota di riparto sono stati fatti basandosi sui parametri indicati dal ministero della Sanità e non su quelli della Regione Veneto".

"Potenziare i distretti sul territorio"

"Il presidente Zaia - scrive il sindaco - ha già dichiarato, proprio qui a San Donà, che i due poli ospedalieri non sono in discussione, quindi la Regione, anziché continuare ad arrovellarsi sull’ipotesi di ospedale unico, pensi a potenziare i distretti presenti, anziché immaginare di chiuderli, incentivando la costituzione di centri di Medicina di Gruppo Integrata: quelle unità attive ventiquattro ore al giorno nelle quali i cittadini possono trovare, proprio vicino a casa loro, medici di famiglia, pediatri, medici di continuità assistenziale".  

"Accorpare Cavallino al sandonatese penalizza tutti"

"Soltanto così – conclude il sindaco di San Donà di Piave – sarà possibile pensare ad un modello sanitario, per un territorio esteso come è quello della Venezia Orientale, capace di garantire a tutti i cittadini vicinanza, qualità e tempestività delle prestazioni mediche. Un ragionamento, quello che deve essere alla base della costruzione di questa rete, che deve necessariamente tenere conto dell’impatto turistico, in termini di presenze in questo territorio, che la stagione estiva porta con sé: continuare a ragionare soltanto di residenti, infatti, costituisce un approccio miope. Un approccio che rischia di essere ulteriormente peggiorato dall’accorpamento di Cavallino-Treporti nella nostra Ulss: una scelta, questa, che penalizza il sandonatese e tutti i cittadini e i milioni di turisti di quel comune e di quella parte di litorale veneziano".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Veneto Orientale, sindaco Cereser: "Bene la sanità ma il territorio ha bisogno di più servizi"

VeneziaToday è in caricamento