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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Portogruaro

Disturbi alimentari, l'Ulss10 aprirà una nuova comunità terapeutica

L'annuncio è giunto alla festa dell'estate Fenice Onlus di San Stino, giunta alla 6° edizione. L'obiettivo è quello di costruire una sanità sempre più efficiente

Un successo andato ben oltre le aspettative. È quello registrato della “VI festa dell’estate Fenice Onlus”, svoltasi al parco Livenza di San Stino. Nella giornata di sensibilizzazione contro i disturbi del comportamento alimentare sono intervenute circa 400 persone da tutta Italia: utenti curati del centro residenziale di Portogruaro, familiari, ma anche tante persone interessate ad un fenomeno che, purtroppo, è in continua espansione. Durante la manifestazione sono state annunciate delle grosse novità: a breve l’Ulss10 raddoppierà proprio le strutture residenziali dedicate alla cura di tali disturbi.

Nei prossimi mesi, infatti, nel portogruarese aprirà una nuova comunità terapeutica residenziale protetta, fornita di 10 posti letto che si aggiungeranno ai 9 già presenti nella comunità “casa delle Farfalle”. La nuova struttura sarà dedicata alla riabilitazione di utenti in una fase già avanzata di trattamento e che abbiano raggiunto un discreto grado di autonomia. Il personale sarà presente 24 ore su 24, motivo per cui la struttura potrà accogliere anche minorenni, per i quali vi è una crescente richiesta di trattamento residenziale.

E’ un altro importante tassello nella costruzione di una sanità sempre più efficiente, - ha dichiarato Carlo Bramezza, direttore generale dell'Ulss10 - una eccellenza in Italia. Nella comunità “La casa delle Farfalle” - ha proseguito - la richiesta di cure è in costante aumento, purtroppo sono ancora molti i casi a livello nazionale che non vengono identificati e trattati perché la perdita di peso eccessiva spesso non viene riconosciuta come una vera e propria malattia”. Sull'argomento è intervenuto anche il responsabile del centro, il dottor Pierandrea Salvo: “Anche nella nuova comunità terapeutica verrà applicata la RPP, ossia la riabilitazione psiconutrizionale progressiva. Con questa nuova struttura - ha continuato - sarà possibile dare risposta alla domanda sempre più crescente, in considerazione anche della convenzione stipulata tra la Regione Veneto e la Regione Friuli Venezia Giulia, per cui gli utenti del Friuli vengono a curarsi presso il centro di questa Azienda”.

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