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Cronaca

Dossier all'Unesco. Brugnaro: "Risposta punto per punto, lavoriamo per risollevare Venezia"

Documento presentato martedì. Il sindaco: "I veneziani hanno capito in anticipo che serve invertire la tendenza. Puntiamo su turismo sostenibile e diffuso su tutto il Veneto"

Un dossier che non si limita a rispondere ai rilievi dell'Unesco sulla gestione della città, ma che anzi "va all'attacco" e replica punto per punto. Sottolineando che cittadini e amministrazione sono già al lavoro da tempo sui temi legati allo sviluppo di Venezia. Così martedì il sindaco Luigi Brugnaro ha presentato il rapporto sullo stato di conservazione della città di Venezia e della sua laguna, ai sensi della decisione del comitato del patrimonio, consegnato ai vertici Unesco a Parigi.

Il documento è stato presentato in risposta alla lettera che ha seguito l'ispezione avvenuta a ottobre 2015. Il prossimo luglio a Cracovia ci sarà invece l'assise in cui si deciderà il destino di Venezia come sito patrimonio dell'Umanità, anche se le procedure di valutazione sono già iniziate. Sulla base proprio della documentazione redatta da Ca' Farsetti di concerto con il governo.  "Abbiamo cominciato a dire che abbiamo preso sul serio una serie di richieste di punti - ha detto il primo cittadino - Questo rapporto sintetizza le nostre azioni. Abbiamo sottolineato anche come i cittadini di Venezia sono arrivati prima nel capire che c'era necessità di invertire la tendenza".

Nella prima parte si fa un resoconto generale "partendo dal concetto che questa città è tutt'altro che abbandonata". Poi si presenta il patto di Venezia, con tanto di capitolo risorse. "Molte di queste già passate al Cipe - spiega Brugnaro - cifre importanti che vengono assegnate allo sviluppo e alla conservazione della città. C'è anche un capitolo sulla tutela delle tradizioni, tra cui la voga, le istituzioni culturali. E poi le cifre sulla manutenzione della città. Abbiamo riportato il piano strategico metropolitano che è ora in discussione, poi la sicurezza come priorità della nostra amministrazione, il piano per le periferie con gli interventi che nel frattempo sono stati approvati al Cipe, come il completamento del palazzo del Cinema, la stazione di Marghera, il sistema della raccolta differenziata dei rifiuti".

Il dossier presenta poi una serie di chiarimenti sulle grandi navi e sui tempi di realizzazione di opere. "Abbiamo intenzione di rispondere entro il 30 aprile - aggiunge Brugnaro - con accordo generale sulle navi e sul turismo. Per quanto riguarda la buffer zone (l'area di protezione) immaginiamo che possa essere ben più ampia che possa identificarsi con tutto il bacino scolante, o addirittura, fino alle Dolomiti. Che così estesa va definita anche dalla Regione".

"C'è stata una sorta di esodo dalla città storica - ha dichiarato la consigliera delegata, Giorgia Pea - Però l'obiettivo è di metterci in rete per promuovere il turismo sostenibile. Che è promosso anche dal governo. La città di Venezia intende utilizzare le voci di turismo e cultura a vantaggio della cittadinanza. La terraferma è senz'altro in grado di ospitare e drenare i flussi turistici. Le scelte che saranno fatte dall'amministrazione avveranno a breve sui flussi turistici. L'intenzione è di far capire all'Unesco che il lavoro concreto si sta facendo in maniera trasversale".

“Nel dossier – ha esordito il sindaco – non troverete teorie o buoni propositi, ma cifre, numeri, fatti concreti e azioni realizzate per la tutela della nostra città. I cittadini veneziani hanno capito, ancora prima dell'Unesco, che era necessario invertire la rotta per poter garantire un futuro a Venezia e ci hanno dato fiducia affidandoci il compito di avviare e portare avanti questo cambiamento”.

Ripercorrendo le tappe più significative del percorso intrapreso dall'Amministrazione comunale in risposta alle raccomandazioni dell'Unesco, ma prima ancora alle esigenze dei veneziani, il primo cittadino ha citato, tra le altre, alcune delle azioni più significative realizzate: dalla riorganizzazione della macchina comunale al Piano anticorruzione, dalle iniziative per aumentare la sicurezza al Piano di recupero delle periferie urbane, dai lavori per il completamento del palazzo del cinema al Lido, alle opere di salvaguardia idraulica. E ancora, il documento del sindaco, presentato in Consiglio comunale il 15 giugno scorso, con cui vengono fissate le mete e gli obiettivi della pianificazione, attraverso la definizione di linee guida che saranno rese operative con la redazione del piano degli interventi; il Patto per Venezia, sottoscritto con il governo italiano a novembre 2016, che riconoscendo la specificità di Venezia e le sue peculiarità morfologiche, ha consentito di individuare uno stanziamento di 457 milioni di euro per una lunga serie di interventi nella laguna e in città.

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