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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Didattica, ricerca e reclutamento: Cà Foscari si conferma virtuosa

Nuovo balzo in avanti per l'ateneo nell'assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario, al sesto posto a livello nazionale per la percentuale di incremento sul 2013. Il rettore: "Conti in ordine e amministrazione efficiente"

L’università Cà Foscari di Venezia si conferma come una delle più virtuose a livello nazionale e fa un nuovo balzo in avanti nell’assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario, raggiungendo il sesto posto a livello nazionale per la percentuale di incremento sul 2013 e al primo posto in regione. La quota del 2014, pubblicata dal MIUR, è di 69 milioni di euro, vale a dire 4 milioni di euro in più rispetto a quella ricevuta nel 2013, registrando così un incremento del 7,14%.
 
BENE LA RICERCA.
Nel 2013 l’assegnazione FFO a Ca’ Foscari era stata di 65,2 milioni di euro, il riparto 2014 assegna all’ateneo veneziano 69,8 milioni di euro. Ottimi anche i risultati della quota premiale, la percentuale che il MIUR assegna alle università sulla base dei risultati riscossi in ricerca, politiche di reclutamento, internazionalizzazione della didattica: Ca’ Foscari si colloca al secondo posto a livello nazionale per incidenza della quota premiale rispetto all'FFO assegnato: a Ca' Foscari assegnati 17milioni di euro su un totale di 69milioni di euro FFO. Il peso della quota premiale incide dunque del 24,52%.
 
"UN OTTIMO RISULTATO". Molto buono, inoltre, il dato sul costo standard per ciascun studente che colloca Ca’ Foscari ai migliori livelli sul piano nazionale per quanto riguarda il rapporto fra i seguenti indicatori: costi docenza, didattica integrativa, infrastrutture,servizi didattici. Il rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia Michele Bugliesi commenta soddisfatto: “Davvero un ottimo risultato per Ca’ Foscari, ancora un avanzamento che premia il lavoro svolto dal nostro ateneo per migliorare l’efficienza e la performance – spiega il Rettore – Ca’ Foscari si riconferma nuovamente una università pubblica virtuosa, con i conti in ordine e un’amministrazione efficiente, nonostante la difficile congiuntura economica generale e i tagli ai finanziamenti ministeriali. Molto buona anche  l’assegnazione della quota premiale che riconosce gli ottimi risultati sulla qualità della ricerca, l’internazionalizzazione della didattica e le politiche di reclutamento su cui l’ateneo continua a investire considerandoli scelte strategiche per essere un ateneo di eccellenza e competitivo”.

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