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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mestre Centro / Via Cavalieri di Vittorio Veneto

"Venite, c'è sangue su scale e pareti": vicini lanciano l'allarme, 43enne si barrica in casa

L'allarme è giunto alle forze dell'ordine attorno alle 23 di venerdì. Solo alle 4 l'uomo ha deciso di aprire la porta ai carabinieri. Si temeva potesse avere degli ostaggi e armi da taglio

"Ci sono macchie di sangue sulle pareti e sulle scale". La segnalazione è giunta ai carabinieri di Mestre nella tarda serata di venerdì, poco prima delle 23, da alcuni vicini di casa evidentemente preoccapati che potesse essere successo qualcosa di brutto. Appena ricevuta l'allerta, i militari dell'Arma si sono subito portati in via Cavalieri di Vittorio Veneto, poco distante dalla caserma, per verificare con mano la situazione: le macchie di sangue e le chiazze sulle pareti conducevano ad un appartamento del terzo piano, abitato da un pregiudicato di 44 anni, conosciuto per alcuni comportamenti fuori dalle righe: anche le urla hanno aiutato gli uomini in divisa ad individuare l'appartamento. Sul posto anche i sanitari del 118.

I carabinieri hanno quindi suonato alla porta, nella speranza che il proprietario potesse aprire e chiarire la situazione, ma dall'altra parte della parete non c'è stata la collaborazione che ci si poteva augurare. L'inquilino sin dal principio si è opposto con fermezza alla richiesta delle forze dell'ordine di entrare, invitandoli ad andarsene. Più volte. Non sapendo cosa fosse successo, e a chi appartenessero le tracce ematiche, i militari non hanno potuto far altro che stazionare al di fuori dell'appartamento, cercando di convincere l'uomo. Il timore, infatti, è che potesse essere a rischio di pratiche autolesionistiche o che tenesse una o più persone in ostaggio. Nonostante i tentativi, l'uomo ha continuato imperterrito a mantenere alte le barricate.

Vista la totale mancanza di collaborazione, gli uomini del 112 hanno richiesto l'intervento di un negoziatore di primo livello del Comando provinciale. Nonostante il tentativo di mediazione, ad ogni modo, non c'è stato verso di convincere il 43enne. Solo la minaccia degli uomini in divisa di entrare con la scala mobile dalla finestra, dopo 5 ore di negoziazione, lo hanno finalmente convinto ad aprire. All'interno dell'abitazione era presente solo lui, in uno stato di alterazione psico-fisica, e un taglio alla mano nemmeno troppo grave, procuratosi in modo accidentale. Salendo le scale per raggiungere l'ingresso di casa, l'uomo si sarebbe appoggiato alle pareti, probabilmente per sostenersi, ed il sangue sarebbe gocciolato, creando le chiazze sul pavimento.

Una volta dentro, i carabinieri non hanno avuto problemi di sorta, con il 43enne che si è dimostrato collaborativo. I sanitari del 118 hanno poi portato l'uomo in pronto soccorso per prestare le prime cure ed effettuare i controlli del caso.

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