Si tuffa nell'Adige e non riemerge più, ricerche in corso a Cavarzere

Gli indumenti erano piegati in modo ordinato. Come se qualcuno, dopo essersi denudato, avesse intenzione di indossarli di nuovo. Per ora non è stato così. Sono ore di grande apprensione a Cavarzere per la segnalazione da parte di alcuni passanti di uno zaino da montagna con tanto di sacco a pelo, di alcuni vestiti con nelle tasche anche dei soldi e di due bacchette da trekking sull'argine dell'Adige.

Il timore è che qualcuno, magari in viaggio da solo a piedi per il Veneto, avesse deciso per qualche motivo di tuffarsi nelle acque del fiume, senza più riemergere. Delle ricerche si stanno occupando i carabinieri della stazione locale e della compagnia di Chioggia, che fino al calare dell'oscurità sono rimasti sul posto assieme ai vigili del fuoco. I sommozzatori hanno controllato le acque circostanti, così come sono stati perlustrati palmo a palmo i campi vicini. Fino al tardo pomeriggio le ricerche non avevano portato ad alcun risultato. Sempre che quegli indumenti non siano stati lasciati sull'argine per altri motivi. Ma allora perché piegarli minuziosamente?