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"Gli amanti della mia donna mi spiano" e smonta la camera d'albergo

Giorni di follia "prenatalizia" per un 45enne di Marghera. Dopo aver assunto molta cocaina si è convinto che l'hotel di Jesolo in cui alloggiava con la compagna fosse zeppo di cimici

La cocaina e la gelosia per la ex fidanzata croata di 35 anni gli hanno dato alla testa. Giorni di follia "prenatalizia" per un 45enne originario della Calabria ma residente a Marghera, che dopo aver "smontato" una stanza d'albergo dell'Hotel Adlon in via Dante a Jesolo Lido (zona piazza Drago) ha chiamato la polizia perché sicuro di essere spiato.

Vedeva cimici e microtelecamere dappertutto, piazzate, secondo l'uomo, da fantomatici amanti della donna. Effetto della droga, assunta in grossa quantità. Il 45enne, infatti, all'arrivo degli agenti, aveva già minuziosamente controllato ogni mobile o "anfratto" della stanza, in cerca della prova di quanto andava affermando. Danni anche all'impianto elettrico. Naturalmente gli "spioni" erano solo nella sua testa. I poliziotti, nonostante l'evidenza, hanno comunque controllato che tutto fosse in regola. D'altronde erano palesi le condizioni alterate del 45enne, che nonostante tutto continuava a ripetere in modo ossessivo di essere tenuto sotto controllo.

Accompagnato negli uffici del commissariato locale assieme alla compagna, gli inquirenti hanno avuto la conferma che entrambi avevano assunto cocaina. Inevitabile per l'uomo una visita psichiatrica e il ritiro della patente, visto che l'auto con cui aveva raggiunto l'albergo era a suo uso esclusivo.

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