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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Domenica si parte con i primi vaccini. In Ulss 3 ancora 30 ricoverati Covid al giorno

Saranno interessati circa 120 operatori sanitari tra Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo. Dal Ben: «Un segnale di speranza»

Domenica 27 dicembre si parte con le vaccinazioni contro il coronavirus, in provincia di Venezia come nel resto dell'Italia e dell'Europa. Un momento simbolico: per ora le dosi disponibili nell'Ulss 3 sono sufficienti per poco più di un centinaio di persone, che saranno individuate tra quelle più esposte al rischio di contagio: personale sanitario in servizio a Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo, tra cui medici, infermieri, oss e una rappresentanza di medici di famiglia e di operatori delle Usca.

«Diamo un segnale - ha riferito il direttore dell'Ulss 3, Giuseppe Dal Ben - vaccinando i professionisti che si stanno occupando con abnegazione della cura al Covid-19. L'anno si chiude con questo messaggio di speranza e la campagna proseguirà a gennaio, interessando per prime tutte le categorie a rischio, come da disposizioni nazionali: sanitari, operatori della Rsa, anziani». In Veneto ne arriveranno 875, sulle 10mila nazionali. Si parla del vaccino Pfizer BioNTech, il primo che ha ottenuto il via libera dall'Agenzia europea del farmaco e che prevede la somministrazione di due dosi a distanza di almeno 21 giorni. Già 7 giorni dopo la prima dose si verifica uno sviluppo rilevante di immunità.

L'evoluzione del contagio

L'azienda sanitaria veneziana ha dato un aggiornamento sulla situazione dell'epidemia sulla soglia di una settimana critica, quella delle festività natalizie. I numeri del coronavirus sono ancora preoccupanti e sembra che abbiano raggiunto un picco proprio in questi giorni, in ritardo rispetto ad altre zone d'Italia, per cui proprio nelle ultime ore si vede qualche timido segnale di rallentamento nella cavalcata del contagio. «Nell'Ulss 3 mediamente vengono ricoverate 200 persone a settimana per Covid: circa 30 al giorno, a fronte di una media di 15 dimessi al giorno - ha riepilogato Dal Ben - Una settimana fa abbiamo visto le scene della movida, degli assembramenti, e stiamo subendo le conseguenze di ciò che è successo». Un altro dato non proprio incoraggiante è che al momento risulta positivo il 10% delle persone sottoposte a tampone, percentuale alta rispetto alla media registrata dall'inizio dell'epidemia che è del 6,9%.

Nell'ultima settimana è stato raggiunto il record di ricoverati in Ulss 3, ovvero 407 pazienti in area non critica il 21 dicembre, dopodiché il numero ha iniziato a scendere. Il picco delle terapie intensive (51) è stato raggiunto il 17 dicembre, oggi siamo a 48. Nelle case di riposo del territorio Ulss 3 il 12 dicembre c'erano 494 positivi al virus, oggi 380. Per quanto riguarda le scuole, al momento si registrano positivi in 92 classi (58 studenti e 36 docenti). Nei luoghi di lavoro l'incidenza è calata decisamente, tanto che, per fare un esempio, a Fincantieri si registrano poche unità al giorno..

Tutto tranquillo sul fronte dei ritorni dal Regno Unito, dove negli ultimi giorni si è sviluppata una nuova variante del virus: «Continuiamo a essere presenti all'aeroporto Marco Polo - riferisce l'Ulss 3 - per dare informazioni e fare tamponi a chi rientra da Londra: la maggior parte di loro ha già fatto un tampone nelle 48 ore precedenti, ne abbiamo eseguiti alcuni e sono risultati negativi».

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