Ultime informazioni e precisazioni dall'Ulss veneziana, poi si procederà all'esclusione dalle materne e dai nidi comunali dei bambini non in regola con gli obblighi di vaccinazione. «Noi siamo già in regime di anagrafe vaccinale, per cui riceviamo i dati dall'Unità sanitaria. Stiamo verificando se i bambini che risultano "in appuntamento" stiano rispettando gli impegni previsti, e se gli stessi siano l'applicazione di un programma fissato nel rispetto  dell'obbligo vaccinale - spiega l'assessore alle Politiche Educative, Paolo Romor -. Dopo di che avvieremo, come da norma di legge, la procedura di esclusione».

Regolarizzazione

«Ovviamente resta la possibilità di regolarizzare le posizioni in corso di procedura ed evitare l'esclusione. A settembre c'erano stati una dozzina di provvedimenti di esclusione, quasi tutti assorbiti e superati dalla decisione di ritirarsi. Ricordo sempre che parliamo complessivamente di circa 2200 bambini fra nidi e infanzia comunali», conclude. Alcune centinaia in tutta Italia i bambini degli asili non in regola con le vaccinazioni, che potrebbero restare fuori dalle classi. Ma c'è anche il lato positivo: sono in aumento nei primi sei mesi del 2018 le coperture vaccinali dei piccoli rispetto ai dati del 2017. L'attenzione è ora puntata sulle scuole. Mentre i bambini da 0 a 6 anni, senza vaccino, non possono frequentare asili nido e scuole dell’infanzia, nel caso di alunni fino ai 16 anni, non in regola, possono scattare sanzioni da 100 a 500 euro per le famiglie. L’obbligo vaccinale attuale potrebbe essere abolito e diventare “obbligo flessibile”, in base a un disegno di legge depositato da Movimento 5 Stelle e Lega.