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Cronaca

L'informazione vince le bufale: boom di vaccini nel Veneziano, numeri sopra la media

Dati diffusi in corrispondenzza con la settimana europea delle vaccinazioni. Copertura anche sopra il 95%. Dal Ben: "Non abbassiamo la guardia e continuiamo la sensibilizzazione"

Le bufale e le notizie fake contro i vaccini non convincono mamme e papà veneziani, quelli "di competenza" della Ulss 3 Serenissima. Tanto che nella maggior parte del territorio la copertura vaccinale è tra le più alte della regione, superando per alcune malattie infettive persino la soglia del 95% dei bambini vaccinati, prevista dalla Regione Veneto.

Nel dettaglio: per la ex Ulss 12 Veneziana, il 2° semestre di nascita 2016 esavalente (contiene il vaccino contro sei malattie infettive Difterite-tetano-pertosse acellulare, Polio, Hib, Epatite B) e pneumococco hanno raggiunto una copertura sopra il 96% (1 dose), il 1° semestre 2016 sempre esavalente e pneumococco sopra il 95% (2 dosi), nella ex Ulss 14 di Chioggia il 2° semestre 2016 per entrambi sopra il 98%, per il 1° semestre 2016 96%; nella ex Ulss 13, il 2° semestre 2016 sopra il 93%, 1° semestre 2016 siamo quasi al 93%. Secondo i dati regionali, la copertura per il morbillo a Chioggia nel 2014 è stato del 96,1% e nel Veneziano un 92,6% rispetto ad una media regionale dell’89,2 per cento (in cui si è avvicinata Mirano Dolo). Mentre la copertura della polio ha registrato, sempre secondo i dati regionali del 2014, a Chioggia una copertura del 96,3%; nel Veneziano del 95% e nel Miranese Riviera del 90,4%.

“Un dato complessivamente rassicurante – ha ricordato il direttore generale dell’Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – che dimostra come territorio e ospedali abbiano lavorato in piena sinergia per conservare e rafforzare la fiducia alle vaccinazioni nei nuovi genitori. Un lavoro importante e costante del dipartimento di prevenzione, dei nostri servizi di igiene pubblica, dei pediatri di libera scelta, medici di famiglia, medici della pediatria ospedaliera, ginecologi e consultori, che va riconosciuto tale soprattutto considerando il clima di diffidenza che, da qualche anno, si sta diffondendo proprio sulla validità e, addirittura, sicurezza delle vaccinazioni pediatriche”.

Parliamo delle vaccinazioni pediatriche contro cui, oggi più che mai, remano decine di bufale create ad hoc dagli antivaccinisti, soprattutto nei social. Bufale che purtroppo alimentano la disinformazione, riuscendo persino a convincere qualche genitore (non molti per fortuna), a non sottoporre alla protezione vaccinale il proprio bambino. E le motivazioni del rifiuto sono quasi sempre le stesse: “Mio figlio è troppo piccolo per vaccinarlo”. “Ho paura che la vaccinazione gli faccia male”. “Le malattie per cui esiste il vaccino sono ormai scomparse”.

Anche se nella Ulss 3 le vaccinazioni pediatriche registrano buoni numeri di adesione nella maggior parte del territorio di sua competenza, gli operatori sanitari, proprio in questi giorni, in occasione della Settimana Europea delle Vaccinazioni, diffondono e promuovono la sensibilizzazione alla vaccinazione con la distribuzione di materiale informativo, rinnovato per l’evento dalla Regione Veneto. “Perché non dobbiamo mai abbassare la guardia”, ha chiosato il Dg Dal Ben. “Vaccinarsi significa allontanare il rischio di incorrere in malattie che sembrano scomparse, ma non lo sono, come il morbillo, la polio e la difterite”, ha detto il responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Ulss 3 Luca Sbrogiò. “Nel caso del morbillo – ha aggiunto il dottor Sbrogiò – ricordo che si tratta di una malattia infettiva che anche se da molti viene percepita come innocua, non è così. Può infatti portare a importanti patologie a carico dell’apparato visivo, polmonare e neurologico con gravi complicanze e danni fisici permanenti”.

La sensibilizzazione alla vaccinazione è continuamente promossa dagli operatori della Ulss con più strumenti: organizzando incontri informativi per i cittadini tra cui anche alcune Giornate della Salute; incontrando i genitori che chiedono maggiori informazioni; distribuendo materiale informativo negli ospedali e nelle sedi del territorio. Tra i tanti messaggi pro vaccini che vengono in questi giorni diffusi dagli operatori dei servizi vaccinali della Ulss 3, che sono particolarmente a contatto con l’utenza, ne ricordiamo uno che rappresenta a cosiddetta immunità di gregge: “Evitando che le malattie si diffondano ulteriormente, i bambini vaccinati aiutano a proteggere quelli che li circondano, inclusi i loro fratelli o sorelle ancora troppo piccoli per essere vaccinati, i compagni di classe con condizioni di salute particolari, e i nonni anziani”.

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