Nel giorno di Pasquetta, le vaccinazioni agli ultra ottantenni in vaporetto
L'iniziativa condivisa di Ulss 3 e Comune di Venezia oggi dalle 9.30 alle 15 per gli abitanti di Sant'Erasmo e Vignole
Centoventi vaccinazioni a bordo effettuate tra le 9.30 e le 15, alle quali si sono sommate quelle a domicilio. In una Pasquetta di sole, Ulss 3 ha attraccato a Sant'Erasmo con un ambulatorio galleggiante, un vaporetto adattato messo a disposizione da Actv, e vaccinato gli over 80 dell'isola e delle Vignole. L'iniziativa, organizzata di comune accordo da azienda sanitaria e Comune di Venezia, segue la due giorni al Lido di Venezia, dove sono state vaccinate quasi 1200 persone, e quella dello scorso fine settimana a Pellestrina e Burano, con oltre 400 dosi somministrate agli over 80.
Vaccinazioni in vaporetto a Venezia
«Altre due isole, un'altra comunità - ha spiegato il direttore generale Edgardo Contato - raggiunta dai sanitari dell'Ulss 3. Mentre continuiamo la campagna vaccinale secondo le indicazioni ministeriali e regionali, siamo impegnati a portare il direttamente vaccino agli anziani che risiedono in zone isolate». Tutte le persone che avevano prenotato hanno ricevuto la prima dose, «e sono state vaccinate anche le persone che non avevano avuto la possibilità di aderire formalmente», ha spiegato Vittorio Selle, direttore del servizio Igiene e sanità pubblica e responsabile della seduta vaccinale.
La macchina vaccinale funziona, spingendosi anche a domicilio, e potrebbe garantire a regime fino a 5/6000 inoculazioni al giorno nel solo territorio di Ulss 3, con l'hub del Pala Expo di Marghera nel quale, disponibilità di vaccino permettendo, gli operatori dell'azienda sarebbero in grado di inoculare quasi 3mila dosi in una giornata. Mancano però i vaccini, sabato sono arrivate 13.500 dosi di AstraZeneca per la Serenissima, venerdì 5200 di Moderna, utilizzate anche nel fine settimana. Domani dovrebbe arrivare un carico di Pfizer, comunque insufficiente, in prospettiva, per arrivare ai numeri a cui punta Azienda Zero: oltre 50mila vaccinazioni al giorno.
A Moderna che è sempre un'incognita, Pfizer che consegna forniture con il contagocce e AstraZeneca, con problemi di forniture nell'ultima settimana, si aggiungerà dalla metà di aprile il siero Johnson&Johnson, comunque con una quantità limitata, che poi aumenterà tra maggio e giugno, come confermato nei giorni scorsi dal commissario straordinario per l'emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo. Se dovessero essere confermate le dosi delle ultime settimane, quindi, l'immunizzazione della popolazione potrebbe proseguire a singhiozzo per due o tre settimane, per poi prendere vigore dall'inizio di maggio.