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Cronaca

Dall'Ulss 3 un vademecum in 7 lingue per l'utilizzo dei servizi sanitari

Quasi 2500 copie distribuite alle comunità straniere del territorio: un "libretto di istruzioni" sulle principali funzioni dell'azienda, dal medico di base ai servizi per la maternità

L'Ulss 3 ha prodotto in questi giorni un vademecum in sette lingue per aiutare le comunità straniere locali a usufruire in modo corretto dei servizi sanitari. Il documento è stato redatto in inglese, bengalese, ucraino, moldavo, cinese e italiano. L'idea è nata durante la pandemia, quando l'azienda si è resa conto delle difficoltà di comunicazione anche in merito a operazioni apparentemente semplici, come l'utilizzo della mascherina. Un'esigenza che si è ulteriormente accentuata con l'arrivo dei migranti in fuga dalla guerra in Ucraina

A presentare l'iniziativa, giovedì, è stato il prefetto Vittorio Zappalorto. L'opuscolo è disponibile in digitale ma è anche stato stampato su carta e distribuito in 2.420 copie: una guida che spiega come accedere alle principali funzioni mediche e ospedaliere, come l'iscrizione all'anagrafe sanitaria, l’assegnazione del medico di famiglia, i servizi per la maternità e l’infanzia, il tema delle vaccinazioni, il corretto utilizzo del pronto soccorso. Sono presenti alcune informazioni di base, come i numeri e le sedi ai quali rivolgersi a seconda delle necessità.

«Sono note - ha spiegato il direttore dell'Ulss 3, Edgardo Contato - le difficoltà e le barriere culturali di alcune persone nell'approcciarsi ai servizi, ad esempio durante la gravidanza. Era necessario, quindi, andare incontro a queste persone. Abbiamo anche avuto l'aiuto del Comune, che ha messo a disposizione i suoi mediatori culturali». Delle copie stampate, circa 700 sono andate a cittadini bengalesi, che rappresentano la seconda comunità straniera più numerosa in provincia.

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