Capitello distrutto a Marghera, vandalo espulso
I danni sono stati scoperti mercoledì mattina, l'autore del gesto era ancora nei dintorni. Ora i residenti propongono forme di presidio autogestite
Un vandalo se l'è presa con un piccolo capitello situato a Marghera, nell'area di piazzale Giovannacci all'angolo con via Ulloa. Lo avrebbe preso a sassate durante la notte tra martedì e mercoledì, distruggendo il calco di Cristo in gesso che si trovava all'interno. Una sorta di attacco sacrilego che, secondo le testimonianze dei residenti, sarebbe stato messo in atto da un uomo di fede islamica. «Aveva messo a terra un tappetino per pregare, poi ha imbrattato la statua della Madonna con delle gomme da masticare, infine ha lapidato il Cristo», ricostruisce Alvise Ferialdi di Buongiorno Marghera.
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La mattina successiva le persone del posto hanno scoperto i danni e trovato l'uomo ancora in zona, mentre farneticava. Il fatto è stato subito segnalato alle forze dell'ordine e la polizia locale avrebbe identificato l'autore del gesto. «Non è solo un danno ad un elemento storico e religioso - fa presente Ferialdi - ma anche una violenza nei confronti della città. Vista la situazione - prosegue - proporremo al Comune di attivare delle forme di presidio cittadino. Le forze dell'ordine ci sono ma alle volte non bastano, serve un controllo coordinato del territorio». La Madonna di piazzale Giovannacci era già stata oggetto di un grave atto vandalico nel novembre del 2020, quando qualcuno aveva decapitato la statua.
La sera di giovedì il sindaco Luigi Brugnaro ha annunciato l'avvio dell’iter per l’espulsione dell’autore del danneggiamento dal territorio nazionale. «L’uomo era stato individuato ieri dalla polizia locale», ha fatto presente il sindaco, aggiungendo: «Basta con gli scempi, la città va rispettata». Nel tardo pomeriggio l'uomo è stato trasferito al Centro permanenza rimpatri di Gradisca d'Isonzo, in attesa del volo per il Paese d'origine.
