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Cronaca Giudecca / Giudecca

Il desiderio dell'imprenditore Merovach si avvera: 15 appartamenti alle Canossiane

Via libera del Consiglio comunale alla variante a scopi residenziali dell'ex compendio religioso delle Figlie della Carità. Abbandonato dal 2003 è stato acquistato nel 2018 e alcuni comitati si erano battuti perché non diventasse un albergo

Via libera del Consiglio comunale alla variante per la riqualificazione a scopi residenziali dell’ex istituto delle Canossiane alla Giudecca. Con 21 voti favorevoli e 12 astenuti è stato dato il via libera alla conversione a uso residenziale del complesso: si tratta di un compendio costituito da sette unità edilizie di circa 2 mila metri quadri, ai quali si aggiungono 620 metri quadri di spazi esterni pavimentati e a giardino. Il tutto costituiva una delle sedi veneziane dell’istituto religioso femminile delle Figlie della Carità (dette anche Canossiane) che nel corso del Novecento, oltre ad essere un convento, vide, in una porzione, la scuola materna e, successivamente, l’ostello per la gioventù.

Abbandonato dal 2003, è stato acquistato nel 2018 dall'imprenditore mestrino Andrea Merovach con la Cloister srl e ora, secondo la volontà che lui aveva espresso, diventerà residenza con il mantenimento del volume esistente. Saranno realizzati una quindicina di appartamenti, fra gli 80 e i 300 metri quadri, dopo l'archiviazione del progetto dell'albergo, contrastato da alcuni comitati già nel 2018. Lo stabile delle Canossiane ha da oggi una destinazione residenziale, come Ca'Farsetti ha stabilito giovedì. A dicembre scorso la giunta aveva dato il via libera alla riqualificazione proprio attraverso la variante oggi approvata a maggioranza. Il desiderio di Merovach si può realizzare: rinascita della Giudecca, ma non in chiave turistica.

Per garantire una funzione residenziale effettiva, la delibera prevede, in accordo con la proprietà, che il compendio non dovrà essere utilizzato come bed&breakfast (struttura ricettiva che sarebbe compatibile con la destinazione residenziale) o per locazione turistica per meno di 30 giorni, per un periodo di dieci anni dalla conclusione dei lavori di riqualificazione. Prima dell'approvazione definitiva della variante, la proprietà presenterà un atto unilaterale d'obbligo contenente tale impegno, registrato e trascritto nei registri immobiliari. La delibera prevede anche la corresponsione al Comune, da parte dell’attuatore, di un contributo straordinario di 210 mila euro, come previsto dalla legge e dai regolamenti comunali per i casi di variante agli strumenti urbanistici derivanti da proposte di soggetti privati. Dopo la fase di pubblicazione e raccolta delle osservazioni, la variante tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva.

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