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Cronaca Noale / Largo San Giorgio

L'Ulss 3 valuta la vendita del complesso storico ospedaliero di Noale

L'azienda: «Percorso condiviso per un uso ottimale di un complesso di valore storico e artistico»

Il complesso storico ospedaliero di Noale, inserito nella lista del piano di alienazioni del patrimonio sanitario regionale, è oggetto di un bando pubblicato nei giorni scorsi dall'Ulss 3 denominato "avviso di indagine esplorativa per la valutazione delle condizioni tecniche e commerciali ai fini dell'alienazione".

L'atto riguarda lo stabile al civico 3 di Largo San Giorgio, di circa 13mila metri cubi, confinante a nord con l’area ospedaliera e affacciato a sud direttamente su piazza XX Settembre: un complesso edilizio di notevole interesse storico-artistico composto da vari corpi di fabbrica, risultato di edificazioni che si sono succedute nel tempo a partire dal XVI e XVII secolo (di cui esistono porzioni superstiti) fino alle costruzioni degli anni ’60 e ’70, con rimaneggiamenti e sistemazioni anche più recenti. Nonostante gli elementi di pregio, il complesso è da tempo in parziale stato di abbandono.

L'amministrazione sanitaria, dunque, intende «avviare il procedimento di alienazione di tale complesso» previa «definizione delle condizioni tecniche e commerciali migliori». L’avviso, che ha validità dal 28 ottobre al 18 novembre, ha lo scopo di acquisire «una valutazione di massima da parte degli operatori economici»: sono invitate a partecipare le imprese del mercato collegato all’industria immobiliare, quali imprese di costruzioni, professionisti e società di progettazione, imprese attive nei servizi avanzati per l’immobiliare (gestione e amministrazione di grandi patrimoni, attività finanziaria ed assicurativa), eccetera.

La direzione dell'Ulss 3 specifica che «la ricerca di un investitore interessato all'acquisto è svolta in accordo con l'amministrazione civica di Noale» e che «l'obiettivo è condiviso, ed è quello di garantire la più completa valorizzazione di edifici che hanno, per Noale e i suoi cittadini, un rilevante valore artistico, storico e anche sentimentale. L'azienda sanitaria, insieme al Comune, si preoccupa che non restino inutilizzati, e che al contrario possano avere un utilizzo ottimale, nel rispetto dei vincoli urbanistici e architettonici, su cui vigilano le autorità competenti».

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