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Cronaca

L'appello di Confartigianato: «Stop allo spaccio abusivo di mimose»

I fioristi: «Concorrenza sleale, si fermi questo fenomeno»

«Fermiamo le mimose illegali, fanno male ai fioristi veneziani». E' l’appello della Confartigianato Venezia San Lio, che all’approssimarsi della festa della donna si appella alla polizia locale e alle istituzioni affinché, come successo negli anni scorsi, arginino il più possibile il commercio ambulante non autorizzato di mimose.

«Si tratta di un comportamento che se con una città diversa poteva anche essere in qualche modo tollerato, ora, con una residenza ridotta all'osso, non può più essere accettato – dice Andrea Dabalà, rappresentante categoria Fioristi di Confartigianato Venezia -. Di fatto, ogni anno si scatena una concorrenza slealissima, sempre più numerosa ed organizzata, e spesso predatoria, perché gli abusivi recuperano le mimose anche staccandole direttamente dagli alberi che trovano in città. Ma al di là di questo, privano di incassi in questo momento di enorme difficoltà le attività regolari, danneggiandole ulteriormente». Da qui il duplice appello: da un lato ai vertici della polizia municipale, affinché aumentino i controlli sul territorio, dall'altro ai veneziani che si rivolgano per i loro acquisti ai negozi di fioristi.

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