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Cronaca

Il Veneto resta zona gialla, ma è ad alto rischio

Il report settimanale dell'Iss conferma l'Rt a 0,91 come anticipato oggi da Zaia, ma inserisce la nostra Regione tra quelle più a rischio insieme a Emilia Romagna, Puglia, Basilicata e provincia autonoma di Trento

L'Rt in Veneto è sceso, passando dall'1,11% dello scorso venerdì allo 0,91 di oggi, nonostante ciò l'istituto superiore di sanità (Iss), nel nuovo report sulla situazione covid in Italia posiziona la nostra Regione tra le 5 a più alto rischio insieme a Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e provincia autonoma di Trento. Nella "lotteria" dei colori, il Veneto resta comunque in area gialla.

Va ricordato che alle restrizioni valide per tutte le Regioni gialle, in Veneto da domani entrano in vigore le nuove regole, così come disposto dall'ordinanza firmata ieri dal presidente Luca Zaia, tra le quali l'obbligo di consumare solo seduti al bar dalle 11 di mattina, abbassare la mascherina solo per il tempo necessario a bere o mangiare, e perimetrare i banchi nei mercati all'aperto (ove possibile).

Questa mattina, la dottoressa Francesca Russo, responsabile del servizio regionale di prevenzione, ha spiegato di aver inviato una nota ufficiale all'Iss per richiedere che vengano usate in tutte le Regioni le stesse modalità di valutazione dei tamponi, testando quindi anche i contatti delle persone positive e includendo i test nelle scuole. Questa modalità, infatti, ad oggi è utilizzata solo da poche altre Regioni oltre al Veneto. «Chiediamo - ha detto - che nel bollettino nazionale vengano inseriti numero di tamponi molecolari, rapidi e anche se i casi sono risultati positivi solo a un test o ad entrambi».

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