Perché il Veneto rischia seriamente la zona rossa dopo il 15 gennaio
Il Governo sta vagliando misure più stringenti e criteri differenti per inserire le Regioni nel sistema di fasce colorate
Il nuovo Dpcm è atteso per il prossimo 15 gennaio, e con ogni probabilità porterà in dote ulteriori restrizioni; nel frattempo alcune Regioni rischiano dalla prossima settimana di finire in zona rossa e arancione.
Come riporta oggi Today, a suggerire una possibile stretta è il report dell'istituto superiore di sanità (Iss), nel quale si legge che l'epidemia «è in una fase delicata che sembra preludere un nuovo rapido aumento di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti». A ciò si aggiunge la note diffusa ieri dal ministero della Salute, in cui si sottolinea che l'ordinanza che ha portato il Veneto in area arancione avrà validità fino al 15 gennaio e sarà sostituita dal nuovo decreto del premier Giuseppe Conte. La squadra di Governo comincerà a lavorare sulla bozza lunedì e il ministro Roberto Speranza ne illustrerà i contenuti il 13. Tra le misure confermate, ad ogni modo, dovrebbero esserci:
- coprifuoco dalle 22 alle 5
- zona gialla "rafforzata", con divieto di spostamento tra Regioni
Perché il Veneto rischia la zona rossa
Per bar e ristoranti sarà confermata l'apertura nelle regioni gialle fino alle 18 mentre dovrebbero ancora rimanere chiuse palestre e piscine. L'ipotesi su questo fronte è di legare aperture e chiusure al sistema delle fasce, con la possibilità di consentire gli allenamenti nelle regioni gialle, per quanto prima dovrà esprimersi il comitato tecnico scientifico (Cts). Ma la vera novità è che il nuovo Dpcm e il decreto in arrivo cambieranno le regole per mandare le regioni in zona rossa e arancione. Con il Dl 5 gennaio sono stati abbassati i limiti dell'indice di contagio che fanno scattare il passaggio: adesso si diventa arancioni con l'Rt a 1 e rossi con l'Rt a 1,25. Ora, i tecnici si apprestano a introdurre un nuovo cambiamento, legato all’incidenza di casi per centomila abitanti. Quando una Regione avrà più di 250 casi alla settimana ogni centomila abitanti entrerà direttamente in zona rossa. Secondo l'ultimo monitoraggio, relativo agli ultimi 14 giorni, in Veneto questo valore è di 927,36.
Fino al 15 gennaio in zona arancione, poi si vedrà
Intanto a partire da oggi e fino al 15 gennaio 2021, il Veneto rimarrà in area arancione, alla pari di altri quattro Regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Calabria e Sicilia. I negozi continuano ad operare regolarmente. Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie restano invece chiusi (ad eccezione delle mense e del catering). Resta consentita la possibilità di effettuare la consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Tra le 5 e le 22 ci si potrà spostare liberamente, e quindi far visita ad amici o parenti, solo all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22; oltre tali orari e al di fuori del proprio Comune ci si potrà spostare solo per lavoro, salute o necessità. Queste sono le FAQ del Governo per la zona arancione pubblicate sul sito di Palazzo Chigi:
- Nella mia area sono aperti ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione? È consentito il consumo di cibi e bevande al loro interno? In quest'area, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
- È consentito entrare o restare all’interno di bar, ristoranti e degli altri locali adibiti alla ristorazione (pub, gelaterie, pasticcerie…), se è sospeso il consumo di cibi al loro interno? Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali (si veda la faq precedente), l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.
- La sospensione delle attività di ristorazione disposta nelle zone c.d. arancioni e rosse, si applica anche ai ristoranti negli alberghi con riferimento ai clienti ivi alloggiati? È possibile per i clienti degli alberghi consumare i pasti presso ristoranti esterni convenzionati? I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche nelle zone arancioni e rosse. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Qualora manchi tali servizio all’interno del proprio albergo o della propria struttura ricettiva il cliente potrà avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna “a domicilio” (eventualmente organizzata dall’albergo), nei limiti di orario consentiti, con consumazione in albergo.
- È consentito svolgere assemblee condominiali in presenza? Sì. È fortemente consigliato svolgere la riunione dell’assemblea in modalità a distanza. Laddove ciò non sia possibile, per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione individuale.
- Nella nozione delle fiere, vietate dal Dpcm, rientrano anche manifestazioni locali con prevalente carattere commerciale? Sì, tali manifestazioni, anche a carattere commerciale di natura fieristica, come nel caso dei cosiddetti mercatini di Natale, ma realizzate fuori dell’ordinaria attività commerciale in spazi dedicati ad attività stabile o periodica di mercato, sono da assimilare alle fiere e sono quindi vietate.
- È possibile praticare l’attività venatoria o la pesca dilettantistica o sportiva? Sì, ma solo nell’ambito del proprio Comune.
- Quali sono le regole valide nella mia area per gli spostamenti? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? E a trovare parenti o congiunti? Nell’area arancione è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune). È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
- Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni? Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.