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Cronaca

Dopo il 7 una zona gialla "rafforzata". Ma non si escludono più limitazioni per il Veneto

Dopo l'Epifania la zona arancione sembra la più probabile, ma il rischio è di incorrere in misure più drastiche. Intanto l'Iss sta pensando di modificare i parametri per il calcolo dell'Rt: una misura che sembra "ad hoc" per il Veneto, sempre "giallo" nonostante l'alta incidenza di casi

Una zona gialla rafforzata con limitazioni da zone rosse e arancioni nei fine settimana, oppure la proclamazione dell'area arancione (ed eventualmente anche rossa) in alcune regioni direttamente dal 7 gennaio con un'ordinanza del ministero della Salute, senza attendere la scadenza dei decreti legge e del Dpcm il 15 gennaio. Come riporta Today, potrebbe essere questo il piano del Governo per la fine delle festività che dovrebbe essere fissato nelle prossime ore con una riunione dei capidelegazione. Poi tutto verrebbe assorbito dall'intervento legislativo del Governo a metà mese. 

Una zona gialla "rafforzata"

Con ordine. Il bollettino della Protezione Civile ieri ha segnalato 11831 nuovi casi di positivi al coronavirus ma con appena 67mila tamponi: un dato che fa schizzare il tasso di positività al 17,61%, come a novembre. L'indice di contagio Rt cresce da tre settimane e tre regioni sono sopra 1, Veneto, Liguria e Calabria, mentre Lombardia, Puglia e Basilicata sono appena sotto.

Tutti gli occhi sono puntati sul report dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero, che di solito viene pubblicato di venerdì ma nella settimana di Natale e in quella di Capodanno è stato anticipato al giovedì. C'è chi ha pronosticato l'arrivo del monitoraggio già il 5 gennaio, e l'ipotesi non è da scartare per una questione di tempi: il 6 sarà l'ultimo giorno di zona rossa in tutta italia deciso dal Dl 172/2020, in teoria il giorno successivo tutte le Regioni dovrebbero tornare in zona gialla. Se il Governo volesse agire per varare una mini-stretta potrebbe farlo entro quella data.

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Una misura ad hoc per il Veneto?

L'Ansa scrive che la prossima settimana, se il nuovo monitoraggio confermerà queste tendenze, il ministro Roberto Speranza potrebbe disporre nuove zone arancioni, difficilmente rosse. Intanto i tecnici del ministero e dell’Iss stanno anche lavorando a qualche aggiustamento dei 21 parametri e delle soglie fissate nel documento di ottobre (“Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale”) per rendere possibili misure restrittive anche quando Rt supera 1 di poco e per periodi brevi, ma con un’alta incidenza di nuovi casi. Sembra un’idea su misura per il Veneto, che è sempre rimasto giallo. Ogni modifica dovrà comunque essere condivisa con le Regioni.

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