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Cronaca

Come riapre il Veneto dal 26 aprile: zona gialla e regole per ristoranti, palestre, cinema

Se dovessero confermarsi parametri in miglioramento (Rt a 0,81 e incidenza a 134 ogni 100mila abitanti), fra 10 giorni si tornerà ad avere una parvenza di normalità. Ecco la road map impostata dal governo

Fra dieci giorni tornano le zone gialle in Italia, "rafforzate" perché impongono aperture di ristoranti e bar ma solo con somministrazione all'esterno. Ma allo stesso tempo ci sarà, in parallelo, un allentamento delle restrizioni, per esempio sul fronte di cinema, teatri e spettacoli, che potranno ripartire solo con spettacoli all'aria aperta (o rispettando dei limiti di capienza all'interno). Sta di fatto che si va verso un parziale ritorno alla vita normale, di convivenza con il virus, con la speranza che sia un "turning point", che garantisca un processo di riapertura graduale e non porti a fare passi indietro. Visti i parametri, con Rt a 0,81 (il limite per la fasci intermedia di rischio è 1) e un'incidenza di 134 positivi ogni 100mila abitanti (con limite di 250), dopo la cabina di regia di venerdì prossimo, dal 26 aprile sarà zona gialla per il Veneto.

Il governo ha deciso di mantenere il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, nonostante si vociferasse di una possibile estensione della libertà di movimento fino alle 24, e ha delineato una "road map" che dovrebbe portare, nel giro di poco meno di due mesi a questa parte, ad una riapertura graduale e ragionata di tutte le attività economiche, produttive e di intrattenimento.

Il calendario delle riaperture

Da lunedì 26 aprile, quindi, riapriranno in Veneto i ristoranti anche di sera, ma soltanto all'aperto, così come teatri, cinema e spettacoli anche in questo caso solo se in spazi esterni, mentre al chiuso sarà consentito ospitare pubblico soltanto rispettando dei limiti di capienza. Lo stesso giorno ripartiranno anche tutte le scuole in presenza, cesserà, di fatto, la didattica a distanza al 50% per le scuole superiori e sarà consentita la pratica dell'attività sport all'aperto, sia per sport di contatto che non.

Dal 1° maggio, invece, nelle regioni in zona gialla sarà consentita la presenza di pubblico negli impianti sportivi, per gli eventi di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Cip, per il 25% della capienza degli impianti, con un massimo di 500 persone al chiuso e di 1000 persone all'aperto.

Bisognerà invece aspettare il 15 maggio per tornare in piscina e recarsi negli stabilimenti balneari. Il 1° giugno, invece, sarà la volta di tutte le attività connesse alle palestre, mentre i ristoranti potranno tornare ad accogliere cliente anche al chiuso, ma solo in orario di pranzo. Chiudono la road map fiere, stabilimenti termali e parchi a tema, che torneranno ad aprire solo dal 1° luglio.

Cosa cambia per gli spostamenti

Saranno consentiti anche gli spostamenti tra regioni gialle e si introduce la novità del pass per gli spostamenti tra regioni di diverso colore, che attesterà la sussistenza di una delle seguenti condizioni:

  • avvenuta vaccinazione
  • test covid negativo in un arco temporale da definire
  • avvenuta guarigione dal Covid

Chi ottiene il pass ha la possibilità di: spostarsi liberamente nel territorio nazionale e di accedere a determinati eventi (culturali, sportivi) riservati ai soggetti muniti del documento.

A fronte di riaperture importanti, per lo meno rispetto al passato, giovedì sono state approvate dalla conferenza delle Regioni e poi consegnate per la valutazione a Cts (Comitato tecnico scientifico) e governo, le linee guida stilate dal tavolo interregionale coordinato dal Veneto. Nello specifico, saranno introdotte delle attività di screening e testing serrate, che idealmente dovrebbero svolgersi in modalità di autosomministrazione. Di seguito le linee guida principali.

Le linee guida per la ristorazione (dal 26 aprile)

Le Regioni hanno stilato delle linee guida per la ristorazione che valgono per le riaperture tanto in orario di pranzo quanto in quello di cena:

  • si deve privilegiare il più possibile la somministrazione all'aperto
  • nel caso di servizio al tavolo all'interno, è necessario mantenere porte e fineste aperte per l'areazione (salvo condizioni meteorologiche avverse)
  • la distanza tra i tavoli deve essere di almeno 1 metro, che diventano 2 nel caso di scenari epidemiologici ad alto rischio
  • la mascherina potrà essere tolta solo una volta seduti al tavolo
  • bisognerà prenotare il tavolo, per facilitare la compilazione delle liste dei clienti (che dovranno essere poi conservate per 14 giorni per il tracciamento in caso di cluster)

Tutte le linee guida per bar e ristoranti

Palestre e piscine: le norme

Per quanto riguarda l'attività di palestre e piscine, invece, le norme ricalcano, di fatto, quelle previste già lo scorso anno. In sintesi:

  • misurazione della temperatura
  • igienizzazione frequente delle mani
  • presenza di dispenser all'interno dei locali
  • obbligo di prenotazione per evitare assembramenti
  • distanza di 2 metri durante l'attività fisica, che si riduce a 1 in condizioni di riposo

Le linee guida per le palestre

Tutte le linee guida per le piscine

Cinema e teatri (dal 26 aprile)

Prime indicazioni sono arrivate anche per i cinema e i teatri, nello specifico:

  • obbligo di mascherina
  • distanza di 1 metro tra una poltrona e l'altra
  • se possibile garantire una distanza di 2 metri tra le persone, cade l'obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale

Linee guida per cinema e teatri

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