Oggi la cabina di regia, il Veneto vede la zona arancione dal 7 aprile
Ieri il governatore Zaia aveva espresso un timido ottimismo sul possibile passaggio di fascia. L'Rt è sceso a 1,12 (limite 1,25), e anche l'incidenza si è assestata su valori discreti: 226,5 su 100mila abitanti
Da domani e fino al 5 aprile tutta l'Italia sarà in zona rossa, con l'unica deroga prevista per le visite ai parenti. Oggi invece, come ogni venerdì, è giorno di cabina di regia tra Iss (Istituto superiore di sanità), Cts (Comitato tecnico scientifico) e ministro della Salute Roberto Speranza, durante la quale si decideranno le conferme e i passaggi di fascia delle Regioni italiane. Come già espresso ieri dal presidente Luca Zaia, c'è la speranza per il Veneto di tornare in zona arancione, ma solo a partire da mercoledì 7 aprile.
Per il Veneto valori da zona arancione
Gli indicatori validi per la classificazione sono buoni, in decrescita rispetto alla scorsa settimana. L'Rt dopo una timida decrescita negli scorsi 14 giorni, oggi si assesterebbe attorno a 1,12, a fronte del limite di 1,25 per passare in zona rossa. Anche l'incidenza è scesa, passando da 254 a 226,5 ogni 100mila abitanti. Altri dati, che però non confluiscono nelle valutazioni della cabina di regia, sono in linea: l'occupazione delle terapie intensive è al 29% (in questo caso molto vicino al limite del 30), mentre l'area non critica è al 27%, con una soglia di 40. I numeri, insomma, sono a posto.
Il passaggio in zona arancione sarebbe significativo, perché permetterebbe ad alcune attività di rialzare la saracinesca dopo tre settimane intere di serrata totale. Si parla ad esempio dei parrucchieri e delle estetiste, costretti alla chiusura dopo che prima dell'ultimo decreto anche nella zona di rischio massimo potevano fornire i propri servizi nel rispetto delle indicazioni di sicurezza. Anche per la scuola ci sarebbe una svolta, con tutti i ragazzi fino alle medie in preseza, così come il 50% degli studenti delle superiori.
«Avremmo parametri che ci permetterebbero di retrocedere, speriamo in un passaggio di colore, però è prudente attendere la classificazione», aveva sottolineato ieri il governatore Zaia. E allora l'attesa è per il primo pomeriggio di oggi, quando si riunirà il tavolo di Governo che porterà alle nuove ordinanze del ministro Speranza.
Cosa cambierebbe
In area arancione è consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; ad ogni modo è sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione o rientrare dalle seconde case ubicate all'intero o fuori il territorio regionale.
Per quanto riguarda nello specificio le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, sempre tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune che ha fino a 5mila abitanti è comunque consentito spostarsi entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso le città capoluogo.
Le regole di base sono le stesse alle quali siamo già stati abituati prima delle ultime tre settimane di serrata:
- gli spostamenti sono consentiti solo all'interno del proprio Comune di residenza
- vige il coprifuoco dalle 22 alle 5
- la consumazione in bar e ristoranti è vietata all'interno e nelle vicinanze dei locali
- dalle 5 alle 18 è consentito l'asporto a tutti i locali, mentre dalle 18 alle 22 solo a quelli con cucina (es. ristoranti)
- la consegna a domicilio non ha limiti d'orario
- restano aperti i negozi al dettaglio
- centri commerciali chiusi nei weekend, festivi e prefestivi
- restano chiusi musei, cinema, teatri e piscine
La serrata di Pasqua
Intanto, in base al decreto legge 13 marzo 2021 n. 30 il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale, si applicano le restrizioni previste per la zona rossa. E quindi nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.