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Cronaca

Domenica di sole: assalto a Venezia, specie alle isole

Code sul ponte della Libertà in entrata anche questa mattina, con rallentamenti e incolonnamenti verso piazzale Roma. Pressione sui vaporetti per i tanti visitatori con mete insulari

Domenica di sole con temperature ancora più gradevoli rispetto a sabato e come ieri Venezia è stata presa d'assalto fin dal mattino, con disagi per rallentamenti e code in ingresso verso piazzale Roma. C'è pressione specie sui vaporetti per le isole, ieri più di trentamila persone hanno visitato la città, sia in gita fuori porta che dall'Italia e dall'estero. La polizia municipale devia i mezzi privati anche verso il parcheggio del Tronchetto.

Non si placano le polemiche dei residenti per i mezzi pieni e per i ritardi delle corse. «La situazione di disagio per gli utenti non è più accettabile», si legge sui social. Ma per fortuna, essendo giornata festiva, sono minori le interferenze sui mezzi pubblici fra visitatori e cittadini. In tanti a passeggio in piazza San Marco, ci sono turisti ai musei e gente seduta ai caffè del centro storico. Riprese anche le prenotazioni degli alberghi che ricominciano a dare feedback positivi sulle presenze straniere.

«Già ad aprile avevamo chiesto un intervento del Comune in vista delle riaperture con la zona gialla ma anche di un possibile ritorno del turismo in città - commentano in proposito la capogruppo in Consiglio comunale Monica Sambo e il consigliere Alessandro Baglioni (Partito Democratico) -. Si è deciso di non potenziare nessuna linea: né durante la settimana per garantire lavoratori e studenti, né nei fine settimana per l'accesso dei turisti - dice Baglioni -. Una scelta che ha già provocando nei giorni scorsi gravi disagi e mette a rischio la salute di utenza e lavoratori. Nulla è stato previsto in merito alla regolazione dei flussi o al potenziamento delle linee. L'amministrazione inoltre continua a negare un confronto sul tema (sia in commissione che in Consiglio). Eppure si tratta di trasporto pubblico: un servizio vitale per la città che non può e non deve continuare ad essere penalizzato».

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