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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bilancio 2017, il Comune di Venezia corre ai ripari: su la Tari e i prezzi dei plateatici

Confermati gli aumenti alle tariffe. Controlli sulle aziende partecipate, risorse minori per le opere di manutenzione. Aumentano invece gli introiti da multe e Ztl bus

I soldi non bastano, il Comune ricorre ancora una volta ad "estremi rimedi" per tentare di tenere in equilibrio il bilancio 2017. E lo fa in parte alzando le tariffe di alcuni servizi per i cittadini. Così, come riporta La Nuova Venezia, la tassa sui rifiuti (Tari) subirà un aumento del 5 per cento in media. Un provvedimento che, secondo l'assessore al Bilancio, Michele Zuin, è doloroso ma inevitabile. È stato inserito, insieme ad altri "ritocchi", nel bilancio di previsione presentato martedì in Consiglio comunale. Ora inizierà il percorso in Commissione per essere approvato entro la fine dell'anno.

Servono poi altre entrate per compensare quelle - più basse del previsto - giunte dai parcheggi blu e dai rincari delle tariffe Actv: 1 milione e mezzo di euro in tutto, che saranno recuperati con l'aumento delle tariffe delle zone a traffico limitato per bus. Aumenteranno di circa il 10 per cento, ma con un incremento medio del 15 per cento sulle tariffe relative a pass ordinari, minibus, gite e alberghi. Così si dovrebbe arrivare a quota 20 milioni di euro. Non solo: gli aumenti dovrebbero riguardare anche le tariffe Cosap, ovvero quella sui plateatici: il moltiplicatore per calcolare la tassa dovuta passa da 1,82 a 2, e per il Comune dovrebbe significare 400mila euro in più. 21 milioni arriveranno invece grazie alle sanzioni stradali.

Altro capitolo dolente riguarda la spesa prevista per le manutenzioni ordinarie, che viene ridotta a 15 milioni per la città storica e altrettanti per Mestre. Mentre gli oneri di urbanizzazione, che negli ultimi anni sono stati sovrastimati, calano dai 10,5 milioni ai 6,5 dell'anno prossimo. Maggiore attenzione, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe essere dedicata "all’operato dei dirigenti delle società partecipate e al raggiungimento degli obiettivi", anche qui per razionalizzare i costi. Non dovrebbero esserci problemi, invece, per quanto riguarda il rispetto del patto di stabilità, i cui parametri di calcolo cambiano dal prossimo anno.

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