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Cronaca Castello

Rinforzi in vista del G20. Il prefetto: «Venezia aperta, anche a chi contesta»

Più di mille uomini e donne delle forze dell'ordine schierati in città tra l'8 e l'11 luglio. «Abbiamo evitato di penalizzare la città con ulteriori chiusure. Garantiremo sicurezza e ospitalità, evitando incidenti»

Il Comitato di ordine e sicurezza, che da gennaio si è riunito 17 volte per discutere dell'organizzazione del G20 a Venezia, ha deciso che nei giorni del meeting (8-11 luglio) la città rimarrà aperta: lo ha sottolineato a più riprese il prefetto Vittorio Zappalorto in una conferenza stampa convocata oggi per illustrare le misure previste. «Il meeting si svolgerà in una città aperta e accogliente», ha detto, chiarendo che la scelta è stata presa in modo condiviso, per evitare di penalizzare «una città già duramente colpita dalla pandemia» con altri cinque giorni di chiusure.

«Dobbiamo garantire - ha detto Zappalorto - sicurezza e ospitalità adeguata, assicurando che i lavori si svolgano in modo sereno e senza incidenti. Siamo pronti ad accogliere anche il dissenso - prosegue - ma vigileremo perché forme e modi di manifestare siano quelli previsti dalla costituzione». Una scelta «che non è stata fatta in altre città, dove si è deciso di chiudere tutto». Per l'occasione, come già annunciato, saranno operativi più di mille donne e uomini delle forze dell'ordine.

Possibili manifestazioni

Per il questore Maurizio Masciopinto, «le parole chiave sono la sicurezza dei cittadini, la libertà di muoversi e protestare, il coordinamento tra le forze di polizia. Noi garantiremo le libertà e cercheremo di gestire la cosa nel miglior modo possibile». Al momento, per quanto riguarda le manifestazioni, «abbiamo ricevuto delle richieste da parte di alcune organizzazioni che sono in corso di valutazione», ha aggiunto. La preoccupazione per eventuali gruppi di violenti «non deve essere la nostra, ma di chi organizza le manifestazioni. Perché sarà il tono che vogliono dare al dissenso a dare la connotazione al tipo di manifestazione che vogliono mettere in atto». E conclude: «È la fragilità del luogo che fa la differenza rispetto a chi organizza il dissenso» e la decisione di mantenere la città aperta equivale a «una chiamata alla responsabilità».

Ordinanze e restrizioni alla navigazione

Ieri sono state firmate due ordinanze relative alla navigazione in accordo tra capitaneria, comune e provveditorato. «Abbiamo circondato l'area dell'Arsenale con dei canali - ha spiegato il comandante della capitaneria di porto, Piero Pellizzari - Chiunque dalla terraferma o dalle isole debba spostarsi lo può fare, senza toccare l'area dell'Arsenale. Seconda area di interesse è quella che presenta un'interdizione parziale nel canale della Giudecca. I residenti possono transitare per andare in direzione Lido». Tra il 9 e l'11 luglio c'è anche il divieto di ormeggio lungo i canali marittimi per gli yacht.

Il comandante della polizia locale, Marco Agostini, ha fatto presente che «in tutta la città storica sarà garantita la circolazione dei mezzi, tranne che nella zona dell'Arsenale. Il trasporto pubblico funzionerà regolarmente con limitazioni, ma 3 pontili saranno interdetti: Arsenale lato bacino, Celestia e Bacini». Sono previsti «pass per dipendenti di bar e tabaccherie in zona Arsenale, ai quali potranno accedere comunque solo i residenti e le forze dell'ordine». Le limitazioni riguarderanno le imbarcazioni private, in particolare quelle da diporto, ed in parte le barche da trasporto merci. Chi fa trasporto merci non potrà transitare nell'area tra Rialto, l'Accademia, San Marco e l'Arsenale tra le 8 e le 10 della mattina e tra le 16 e le 18 del pomeriggio. Le stesse aree saranno invece interdette alle imbarcazioni da diporto per tutte le giornate del G20. Sono però stati individuati dei percorsi "verdi", che consentono a tutti i residenti di raggiungere le località della laguna in qualsiasi momento, il che è piuttosto importante considerando che di mezzo c'è un fine settimana di luglio in cui evidentemente molti veneziani vorranno uscire in barca.

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