Venezia-Genova, guerra sul porto offshore. Cgil: "Polemiche inutili"

Nel dibattito innescato da Genova sui finanziamenti al porto offshore di Venezia previsti in un emendamento alla Legge di Stabilità interviene anche la Cgil di Venezia.  "Riteniamo sbagliato l’atteggiamento dell’Autorità Portuale di Genova in merito al progetto e al finanziamento del Porto Offshore. Pensiamo che quella posizione sia strumentale e superficiale. Siamo convinti che il Porto Offshore possa divenire fondamentale per l’insieme del sistema logistico dell’area veneziana e dell’intero nordest in modo particolare permette all’area veneziana di garantire lo sviluppo industriale di Porto Marghera e rafforzare l’importanza logistica del Porto di Venezia. L’infrastruttura è collocata nell’ambito della portualità dell’alto Adriatico ed è inserita in una dinamica dei flussi commerciali verso il nord dell’Europa nell’ambito dei corridoi nord-sud ed est-ovest, considerati prioritari agli interessi europei", spiega Umberto Tronchin, segretario confederale della Cgil di Venezia.

 

 

 

"Riteniamo altresì siano necessarie tutte le verifiche ambientali che l’impatto di un’opera così complessa richiede. Permette al sistema portuale veneziano di garantire lo sviluppo del porto commerciale e non solamente lo sviluppo del sistema crocieristico - prosegue - Il futuro di migliaia di lavoratori cittadini di questa città passa attraverso investimenti infrastrutturali importanti già previsti e in corso di realizzazione. Tale opera rientra in questa considerazione e pertanto riteniamo indispensabile che siano perfezionati gli studi ambientali e tecnici che permettano la realizzazione di tale infrastruttura".