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Cronaca

I portabagagli difendono la categoria: "Troppi abusivi, a Venezia è anarchia"

La mancata regolamentazione, spiegano, è una piaga che nuoce sia ai turisti che agli operatori regolari: "Abbiamo chiesto un incontro a questore e prefetto"

A disposizione "per trovare una soluzione alla piaga dell’abusivismo" e della "mancata regolamentazione del servizio portabagagli": la categoria dei porter si fa avanti e, per voce del presidente dell'associazione Francesco Lionello, lancia un appello affinché sia riempito il vuoto normativo che ancora permane sul tema. "Siamo consci dell'impotenza della classe politica veneziana di fronte a questo problema - spiegano in una nota - Stiamo valutando tutte le ipotesi percorribili per migliorare la situazione". L'associazione, nata nell’aprile del 2015, riunisce 250 operatori, con circa 5 milioni di bagagli movimentati in un anno.

Il primo problema, secondo i portabagli, è quello della sicurezza: "Ogni giorno i nostri operatori e molti turisti vengono minacciati da strani personaggi che vantano diritti inesistenti. Non sempre forniscono un servizio, il più delle volte è una vera e propria estorsione. A questo proposito scriveremo a questore e prefetto per chiedere un incontro e a breve verremo ricevuti dal capo di gabinetto e dal capo dei vigili".

Poi c’è una questione tecnica di regolamentazione del servizio: "Non vogliamo per le nostre cooperative una posizione monopolistica, ma non è possibile continuare su questa linea con sempre più operatori abusivi o non regolamentati. Una volta esisteva una commissione prefettizia per identificare i requisiti tecnici, di fedina penale ed economici dei soggetti che volevano operare in questo contesto. Ora basta presentare una denuncia di inizio attività artigianale di portabagagli in prefettura. Non ci sono limiti numerici, ne specifici requisiti richiesti e difficilmente, post rilascio, si possono portare a compimento le verifiche sulle denunce presentate".

Le preoccupazioni principali riguardano il piazzale antistante la stazione Santa Lucia, di recente palcoscenico di una rissa filmata dagli operatori dell’associazione. "L’ultimo aspetto è quello legato all’immagine che vogliamo dare di Venezia nel mondo e alla qualità del servizio - continua Lionello - e qui, lo sappiamo, dipende da noi. Abbiamo pensato di creare un brand unico per i servizi di trasporto bagaglio per mettere in rete le principali porte di accesso della città: terminal crociere, aeroporto, stazione Santa Lucia, piazzale Roma, Tronchetto e gli hotel del centro storico, delle isole e della terraferma. Lo abbiamo chiamato Easy Luggage, Easy Venice, proprio per rendere il più agevole possibile il soggiorno nella nostra città per i tanti visitatori che scelgono Venezia non solo per una breve vacanza, ma per realizzare un sogno che hanno coltivato per anni. Venezia non può continuare a deluderli".

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