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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Stop alla spazzatura fuori di casa, gli spazzini ora suoneranno al campanello

Questa la misura sperimentale presentata da Veritas mercoledì mattina a Ca' Farsetti. L'obiettivo è quello di ridurre la presenza di gabbiani e roditori e, di conseguenza, il degrado

Misure alternative per evitare che gabbiani e ratti facciano "festa" con i sacchetti delle immondizie lasciati in calle. Si tratta di un esperimento che dovrebbe apportare dei benefici, quanto meno dal punto di vista del decoro urbano, quello annunciato dal direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, durante la conferenza stampa tenutasi mercoledì mattina alle 13 a Ca' Farsetti. Una raccolta porta a porta nella quale i netturbini suoneranno il campanello di ogni abitazione per raccogliere i rifiuti dei residenti. A presentare l'importante novità, con lo slogan "Togliamo i sacchetti di rifiuti dalle calli di Venezia", anche l'assessore comunale all'Ambiente, Massimiliano De Martin, e la presidente della V Commissione, Lorenza Lavini.

Niente più rifiuti fuori dalle porte di casa quindi. Nel caso in cui non ci fosse nessuno al momento del ritiro, i cittadini potranno gettare la spazzatura direttamente nelle barche Veritas ormeggiate nel canale più vicino. La misura presentata in sede comunale è già stata sperimentata con successo all'Accademia, e promette di ridurre la presenza di topi e gabbiani, che di sera e nella notte circolano come nulla fosse tra i vari sacchi, alla ricerca di resti di cibo e qualsiasi altra cosa possa risultare commestibile. In questo modo si dovrebbe dare quindi un netto taglio al degrado, evitando di dover camminare tra i rifiuti fuoriusciti dai sacchetti dilaniati dai roditori e dai volatili che abitano la laguna.

"Dal mese di ottobre, quando il nuovo sistema verrà esteso al sestiere di Dorsoduro - ha spiegato Razzini - i cittadini avranno due possibilità: se sono a casa, potranno aspettare l'arrivo dell'operatore ecologico che suonerà o busserà alla porta, dal lunedì al sabato, tra le 7.30 e le 11, e consegnargli la spazzatura secondo il calendario di raccolta per tipologia di rifiuto. Se invece lo preferiscono, potranno portare i sacchetti direttamente nei punti di stazionamento delle barche di Veritas, ormeggiate dalle 6.30 alle 8.30 in punti strategici del quartiere. Ad esempio a Dorsoduro le barche saranno in Rio della Salute, Rio di San Vio, San Basilio, fermata dell'Arzere, Ponte San Trovaso, fermata Alberti".

Da gennaio 2017 il nuovo sistema interesserà Santa Croce e San Polo, dal mese di maggio del prossimo anno, San Marco, da ottobre 2017 Cannaregio ed infine Castello da febbraio 2018. La Giudecca e le isole verranno coinvolte in forma parallela secondo un calendario che verrà comunicato per tempo alla cittadinanza. Il modello verrà infatti adattato alle varie zone della città, a seconda delle abitudini delle persone e della conformazione dell'area. Verranno predisposti volantini per accompagnare passo passo i cittadini a questo cambiamento. "È un modello di raccolta dei rifiuti - ha precisato Razzini - che richiede impegno da parte della popolazione e uno sforzo di Veritas, ma che darà risultati importanti. Basti pensare che su una media di raccolta differenziata pari a 25,81%, un 40% è dato dall'applicazione della sperimentazione all'Accademia".

Il precedente. "I dati sulla sperimentazione che abbiamo fatto all'Accademia, che ha coinvolto 536 utenze domestiche, 404 utenze non domestiche, 365 utenze non residenti - ha spiegato De Martin - hanno dimostrato che è stata rapida la capacità dei cittadini di adattarsi al nuovo sistema, anche perché hanno trovato dei vantaggi e hanno oggettivamente constatato che la zona in cui vivono risulta più pulita. Con i dati a consuntivo - ha continuato l'assessore - cercheremo anche di capire come si distribuiscono i rifiuti. Ricordo che questa città ha una popolazione di 56 mila abitanti contro 22 milioni di turisti all'anno. Il rapporto è impari e questi costi sono a carico dei cittadini e vengono distribuiti sull'intero territorio comunale. Tutti dicono che Venezia sia una città fragile, ma in pochi contribuiscono a renderla forte".

E proprio in merito ai turisti emergono dei dati "significativi": sarebbero 12 milioni le bottigliette d'acqua da smaltire ogni anno, consumate da chi visita occasionalmente Venezia, con 871 cestini in centro storico utilizzati proprio da chi, in laguna, non ci vive. Importante anche il dato relativo ai controlli delle forze dell'ordine: in questo 2016 sono state 162 le multe elevate in città, ma in questo caso si tratta di provvedimenti a carico, prevalentemente, dei residenti, che nonostante la raccolta differenziata continuano a sfruttare in modo improprio i cestini. E le sanzioni sono elevate: 177 euro per ogni "furbetto" che viene sorpreso.

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