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Cronaca

Stretta sulle consulenze. Scure del Comune sulle società partecipate

Il commissario straordinario mette in riga le controllate per rientrare nel patto di stabilità. Stop agli incarichi esterni se non necessari e basta pubblicità

Stretta finale sulle consulenze esterne. È questo l'atto firmato dal commissario straordinario del Comune di Venezia per ridurre i costi di gestione.

Il patto di stabilità infatti incombe sul comune, per cui Vittorio Zappalorto ha deciso di redigere un regolamento in materia di limiti e procedure per l'affidamento di incarichi a soggetti esterni e in materia di spese di rappresentanza e di sponsorizzazioni. In pratica le società controllate dal Comune di Venezia dovranno, prima di assegnare una consulenza esterna, fare una verifica interna, sia alla società stessa che al comune, per appurare che non vi siano internamente le competenze necessarie a soddisfare l'esigenza. Inoltre le partecipate potranno avvalersi di una consulenza solamente nel caso in cui l'oggetto dell'incarico sia funzionale all'attività svolta dalla società stessa.

Un'ulteriore stretta tocca anche la materia strettamente economica. Come già per il comune, ora è stato esteso anche per le partecipate il divieto di sostenere spese di sponsorizzazione e applicato l'obbligo di contenimento delle spese per le relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza. Per gli importi superiori ai mille euro inoltre, dovrà essere inviata al Comune, almeno 7 giorni prima del sostenimento della spesa, una comunicazione che indichi le ragioni della stessa e comunque tutte le uscite dovranno essere oggetto di una analitica rendicontazione al termine dell'esercizio.

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