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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Mestre Centro

Quasi 2mila chilometri durante la notte per donare nuova speranza a tre vite in bilico

Obiettivo raggiunto per la Croce Verde di Mestre: i volontari hanno raggiunto Verona, Milano e Genova consegnando gli organi espiantati da un paziente deceduto a San Donà di Piave

Un lungo viaggio nella notte, 1690 chilometri, tre tappe per consegnare, a Verona, a Milano e a Genova, i preziosi organi appena prelevati e per consentire tre trapianti: è questa, in sintesi, la missione compiuta tra lunedì 4 e martedì 5 luglio dalla Croce Verde di Mestre, coordinata dalla centrale operativa provinciale del 118.

Il punto di partenza di questa trasferta, che ha dato speranza a tre pazienti in attesa di trapianto d’organo, è stato l’ospedale di San Donà: è là che al capezzale di una persona deceduta la famiglia aveva deciso per la donazione degli organi. Avuta la disponibilità al prelievo plurimo, la Croce Verde Mestre è stata subito attivata per il primo viaggio verso l’ospedale maggiore di Milano, centro di riferimento per la gestione delle richieste e delle disponibilità per i trapianti: si trattava della consueta missione con i campioni biologici per la verifica sulla possibilità di utilizzare gli organi che si stavano prelevando. Una corsa felice nell’esito: partiti alle 15.55 da San Donà, i volontari Giampaolo Bacci, Roberto D'Alba, Gianni Pavanetto e Tullio Perini hanno fatto ritorno alle 22.15 con la notizia che gli organi erano non solo prelevabili, ma attesi quanto prima per un immediato trapianto su pazienti già identificati a Verona, a Milano e a Genova.

Subito la centrale operativa del 118 ha pianificato il secondo lungo viaggio: partiti da Mestre alle 23.00 i volontari D'Alba e Perini si sono recati all'ospedale Civile di San Donà per poi ripartire in piena notte, alle 2.30, con gli organi appena prelevati. Alle 3.35 sono accolti a Verona Borgo Trento, dove hanno consegnato il primo rene donato; due ore dopo, alle 5.45, giungevano all’ospedale San Raffaele di Milano, dove i sanitari attendavano il pancreas prelevato; poi via di corsa verso l’ospedale San Martino di Genova, raggiunto alle 6.25, per la consegna del secondo rene.

La missione della Croce Verde Mestre si è conclusa con il rientro a Mestre: i volontari, a cui va il plauso dei vertici della Croce Verde, in primis del presidente Maurizio Ceriello, e delle aziende sanitarie coinvolte, sono rientrati alla sede di via Lussingrande alle 10.45. Hanno percorso nella notte un totale di 1.690 chilometri, e insieme alla centrale operativa 118 che ha pianificato la missione hanno contribuito in modo essenziale ai trapianti che daranno nuova speranza a tre persone che attendevano un donatore compatibile.

“L’eccellenza del nostro servizio sanitario – ha commentato il direttore generale dell’Ulss 12, Giuseppe Dal Ben – è fatto anche di questo lavoro silenzioso e nascosto, eppure importantissimo. La notte scorsa i volontari della Croce Verde e gli operatori del 118 hanno reso possibile il concretizzarsi di un gesto fondamentale come la donazione e il trapianto; ma le missioni si ripetono quotidianamente: mezzi, persone, cuore e organizzazione sono in questo modo costantemente al servizio dei cittadini e della loro salute”.  

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