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Cronaca Mestre Centro

Mise in rete un video pornografico: licenziato un ispettore di Actv

L'episodio risale allo scorso marzo, quando le immagini hard di due giovani circolarono via Whatsapp. Penalizzazioni per gli altri addetti responsabili

Nessuna possibilità di essere reintegrato. Come riporta il Gazzettino, il giudice del lavoro di Venezia dà ragione ad Actv, confermando di fatto il licenziamento per giusta causa al dipendente dell'azienda che poco prima di Natale 2014 decise di immortalare con il proprio smartphone le immagini di videosorveglianza che riprendevano due ragazzi, di cui una minorenne, in atteggiamenti intimi, nel sottopasso del tram di Mestre.

Il caos scoppiò lo scorso marzo, quando il "filmino", dopo essere passato vorticosamente attraverso moltissimi profili Whatsapp, finì nel grande calderone della rete. Giungendo anche ai diretti interessati e ai propri genitori. Nell'immediato scattò un'indagine interna di Actv, oltre a quella penale della polizia postale: i quattro addetti, sentiti dalla Commissione disciplinare, furono sanzionati proporzionalmente alle proprie responsabilità.

Chi viene assegnato alla centrale operativa viene formato in materia dei diritti sulla privacy, pertanto il tentativo di alleggerire le posizioni, facendo passare la riproduzione e circolazione del video come un atto puramente goliardico, non ha avuto alcun successo. Trattandosi, in aggiunta, di materiale pedopornografico, vista la minore età di uno dei soggetti ripresi. Gli altri tre addetti hanno "salvato" il proprio posto di lavoro, subendo delle penalizzazioni: da chi si è visto sospendere lo stipendio per diversi giorni, a chi, invece, ha subito un ridimensionamento, passando da ispettore a semplice autista.

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