A San Donà arrivano i Rangers: nuovo servizio di vigilanza in centro città
Contro vandalismi e spaccio di droga, la giunta comunale si avvale della collaborazione della vigilanza privata
Dopo l’attivazione del turno serale della polizia locale, un ulteriore passo avanti per garantire maggiore sicurezza a San Donà di Piave. La giunta comunale ha deciso, infatti, di avvalersi in via sperimentale di un servizio di vigilanza privata che opererà nella fascia pomeridiana – serale – notturna e che permetterà lo sviluppo di un sistema integrato di sicurezza urbana, in collaborazione con le forze dell’ordine operanti. Il servizio, che partirà a breve, verrà svolto nella zona centrale della città, dove è emersa la necessità di un maggiore presidio; saranno controllati inoltre i parchi pubblici con la chiusura serale di parco San Marco e parco Europa, particolare attenzione sarà data al parco Agorà.
«Negli ultimi mesi è stato rilevato un preoccupante aumento di atti vandalici e danneggiamenti in centro città, oltre alla presenza di possibili “baby gang” e anche fenomeni di spaccio, abbiamo quindi deciso di affidarci ad un istituto di vigilanza privata che possa collaborare con la polizia locale e con le forze dell’ordine per garantire maggiore sicurezza», spiega l’assessore alla sicurezza Walter Codognotto. «Gli operatori lavoreranno in coppia, saranno armati e avranno il supporto di unità cinofile con cani da difesa addestrati e qualificati, una risorsa importantissima che assicura efficienza ed una attenta azione deterrente nei confronti qualsiasi tipo di attività criminosa da parte di malintenzionati».
«Le prime uscite serali e notturne della Polizia Locale hanno dato un esito molto positivo – commenta il sindaco Andrea Cereser - Questa ulteriore misura che abbiamo approvato permetterà di avere la presenza di personale in divisa in servizio tutte le sere della settimana. Contiamo in questo modo di dare maggiore tranquillità ai sandonatesi, contrastando gli episodi di vandalismo e delinquenza che purtroppo si sono verificati in città».