Tenta di violentare una badante in una capanna del Lido, arrestato

L'ha approcciata alla fermata dell'autobus per poi trascinarla in un casolare abbandonato e tentare di violentarla. Serata di follia per un senzatetto di origini polacche che non è riuscito a reprimere i propri istinti. Lo zampino ce l'ha messo con ogni probabilità anche l'alcol. L'aggressore, infatti, si è avvicinato a una malcapitata badante ucraina che stava aspettando l'autobus a una fermata del Lido di Venezia.

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Subito ha iniziato con le avances nei confronti della signora, senza ottenere risposta. L'uomo aveva seguito la donna già da qualche centinaio di metri. L'aveva adocchiata domenica sera verso le 21 e aveva deciso di metterla nel mirino. Visto che la propria strategia d'approccio non portava ad alcun risultato, il senza fissa dimora è quindi passato alle maniere forti. Molto corpulento, ha aggredito e minacciato la propria interlocutrice per poi trascinarla a braccia fino a una capanna che aveva eletto a propria "base". All'interno il minimo indispensabile per sopravvivere.

Una volta al riparo da possibili testimoni la signora è stata denudata a forza. Chiaro dove l'aggressore volesse andare a parare. A un certo punto, però, la vittima è riuscita a divincolarsi dalla presa dell'uomo e a scappare via a piedi, raggiungendo il vicino ospedale San Camillo. Il personale sanitario ha visto arrivare la badante mezza nuda. Terrorizzata. Subito è stato lanciato l'allarme ai carabinieri, che hanno raggiunto la capanna diroccata del senzatetto e lo hanno arrestato per violenza sessuale. Per lui si sono inevitabilmente aperte le porte del carcere. La donna, che riportava graffi "da difesa" sulle braccia, è stata dimessa dall'ospedale con sei giorni di prognosi.