Avances troppo "spinte" a una collega, indagato per violenze
L'uomo era solito sorprendere la donna mentre lavorava, afferrandola da dietro e baciandola sul collo nonostante lei si fosse più volte detta contraria
Un approccio troppo diretto e invasivo, avances continue e tentativi ripetuti di contatto fisico, un 42enne di Mirano è finito nei guai per aver molestato una collega che non gradiva le sue “attenzioni”. La vicenda, culminata in un episodio avvenuto agli inizi di maggio 2011, continuava dal 2010 e per le autorità si tratta di violenza sessuale.
LA VICENDA – A far scattare il rinvio a giudizio dell'uomo, come racconta la Nuova Venezia, sono state le tante denunce a suo carico che nel corso di questi tre anni si erano “accumulate” negli uffici dei carabinieri di Mirano e San Canzian d’Isonzo. Il primo episodio pare risalire al novembre 2010, quando l'uomo aveva preso l'abitudine a seguire la donna in un magazzino d'arredamenti all’interno del complesso dell’area Fincantieri di Marghera. Il “pretendente” avvicinava la donna da dietro, cercando un contatto fisico. Lei aveva rifiutato le avances e l'aveva diffidato dal continuare, ma non era servito. Le cose sono andate avanti così anche nei mesi di marzo e aprile 2011, quando l'uomo ha iniziato con abbracci e baci sul collo.
L'ULTIMA GOCCIA - L'ultimo episodio è avvenuto il 3 maggio di due anni fa, quando, durante l’allestimento di una nave da crociera, l'uomo è arrivato alle spalle della donna che era intenta a parlare con una sua dipendente. L’ha abbracciata e l’ha baciata ripetutamente sul collo e sul viso. La donna ha reagito e lo ha spinto via, allontanandosi poi in lacrime. Le indagini sono scattate nel mese di febbraio 2012 per la denuncia della donna presentata alla stazione dei carabinieri di Portonuovo. Poi nei giorni seguenti la vittima di questa vicenda ha presentato altre denunce ai carabinieri di Mirano e San Canzian d’Isonzo, e sono così cominciati gli accertamenti dei carabinieri.
