Caso Unesco, missione a Parigi per Brugnaro: "La città deve uscirne unita e vincitrice"

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sarà ospite dell'Unesco il 23 gennaio a Parigi. Sembra così stemperarsi così la "tensione" avviata nei mesi scorsi tra il titolare di Ca' Farsetti e l'organizzazione mondiale, dopo che quest'ultima aveva palesato il possibile inserimento del capoluogo lagunare nella lista dei siti "a rischio" se si fosse tardato nell'affrontare i problemi dovuti al turismo di massa e allo spopolamento della città.

Nel mirino era finito soprattutto il governo italiano, che entro febbraio dovrà presentare un rapporto su quanto si sta facendo per migliorare la situazione. Il sindaco sabato mattina ha sottolineato che Ca' Farsetti ed Esecutivo stanno lavorando nella stessa direzione. C'è un obiettivo comune: salvare Venezia. "Questo deve unire tutti i cittadini. Sono i veneziani che si stanno dando da fare", ha sottolineato.

Brugnaro al tempo replicò alle prese di posizione dell'Unesco in maniera piccata: "Siamo noi che portiamo valore all' Unesco, non viceversa". Passo importante verso la riconciliazione è stata la visita in Comune di Irina Bokova, direttrice Generale dell'Unesco, che riavviò il dialogo. Nell'occasione Brugnaro ribadì l'impegno del Comune a costruire politiche per aiutare la residenzialità e porre le basi per dare un futuro solido a Venezia. Obiettivo che Brugnaro certo non eviterà di spiegare in tutti i modi a Parigi. "In questo momento Venezia - ha detto ancora venerdì il sindaco - viene salvata dalla gente che vi risiede. E' ora di smetterla con le offese aristocratiche. Attorno a un tavolo ci si mette tutti. Il mio è un appello trasversale.Stavolta la città deve vincere".