Numeri "da paura" per la mostra dei Corpi a Jesolo, pure sei malori

Le previsioni della vigilia sono state ampiamente rispettate, la “Mostra dei record" si conferma tale nella sua tappa jesolana. Oltre tremila persone nell’ultimo weekend hanno visitato “Bodies Reaveled”, la mostra di veri corpi umani che ha già conquistato molte altre grandi città in Italia e all’estero. A Jesolo sono arrivate comitive dalla Sicilia ma pure da Terni e da Pesaro. Sei visitatori hanno subito dei mancamenti impressionandosi alla vista dei corpi: due di Padova, due di Treviso, uno di Trieste e uno di Belluno, tutti ragazzi di sesso maschile tra i 25 e i 35 anni.
 
“I mancamenti possono toccare di più i giovani perché più spesso degli anziani non hanno mai visto una persona morta - spiega Riccardo Bodoni, antropologo dell’Irfoss (Istituto di ricerca e formazione nelle scienze sociali) che da anni studia l’atteggiamento dei visitatori di mostre di questo genere”. Secondo l’atteggiamento di fronte alla mostra è duplice: “Da una parte «l’interesse scientifico e didattico, che porta molte famiglie con bambini ma anche medici o personale sanitario e in genere laureati, che rappresentano quasi il 60 per cento del pubblico, dall’altro l’aspetto di familiarizzazione con qualcosa di estraneo quale è la morte, nella nostra società il grande tabù”. La mostra registra prenotazioni di scuole fino a gennaio.
 
«Ci fa piacere che il pubblico apprezzi un’esibizione che non ha nulla di morboso o di macabro – aggiungono gli organizzatori – e che, in questo periodo, è l’unica attrazione che sta portando persone ogni fine settimana a Jesolo, contribuendo al progetto di un turismo che vada ben oltre il periodo dell’estate».